Zarco sotto accusa: la gara di Spielberg in Austria ha ancora una volta acceso la discussione sulla guida del francese. L’incidente alla curva tre ha sconvolto i tifosi e gli addetti ai lavori, ammutolendo un paddock intero. Le immagini della rovinosa caduta sua e di Morbidelli avevano già fatto sgranare gli occhi a molti. La gravità dell’azione è poi aumentata con le moto lanciate in pista ad alta velocità, che hanno rischiato di uccidere Valentino Rossi e Maverick Viñales. Non vogliamo nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto accadere se i due proiettili avessero preso i due piloti Yamaha.
Le immagini mostrate dalla telecamera anteriore di Valentino sono impressionanti: le due moto hanno sfiorato la ruota posteriore dello spagnolo e quella anteriore dell’italiano. Una scena a dir poco drammatica, finita per fortuna nel migliore dei modi. Dopo la grande paura, è però il momento di capire cosa sia successo.
Zarco non è nuovo a manovre azzardate, ma questa le supera tutte in senso negativo. Morbidelli, vittima dell’azione pericolosa del francese, è stato chiaro: è un “messo assassino”. Niente mezzi termini per un ragazzo che invece è sempre oculato sia in pista che nelle interviste, ma questa volta il pilota della Ducati l’ha combinata troppo grossa.
Zarco sotto accusa: un pericolo su due ruote
Viene da rimpiangere i momenti in 125 nel 2011, quando Zarco tentava solo di fare paura agli avversari sul rettilineo. Una scena divertente, ma un gesto un po’ preoccupante. Il francese infatti era davanti all’ultima curva sulla pista di Misano, seguito a poca distanza da Nico Terol, leader della classifica. Zarco, temendo di essere superato sul rettilineo dallo spagnolo, si è girato e si è sbracciato in direzione dell’avversario, che ha vinto la gara, guardandolo con stupore. La motivazione del gesto? “Non sapevo che fare, ho cercato di fargli paura”.
Dal muovere le braccia senza senso al posto di guidare, è però passato a tagliare la strada deliberatamente agli altri piloti. I tifosi apprezzano sempre un centauro che dà il massimo in pista, ma si sta perdendo il senso del limite. Lo sport della MotoGP è pericoloso, ci sono spesso contatti e sorpassi al limite, ma c’è un limite. Mettere in pericolo la vita di un rivale volontariamente non è il motosport, è un tentato omicidio.
Le considerazioni a freddo
Oggi possiamo parlare e fare le nostre considerazioni perché è andato tutto bene nella sfortuna, ma non possiamo affidare la vita dei piloti al destino, sperando che ancora una volta la dea bendata salvi la situazione. Zarco sbaglia, lo fa da tanto. Non si mette in dubbio la persona, che si dimostra sempre carina: il primo gesto appena caduto è stato per Franco che era a terra. Il francese è corso verso di lui per accertarsi delle sue condizioni. Ma è il pilota Zarco sotto accusa. Decisamente pericoloso, non sembra capire le dinamiche della pista, non ha idea delle distante e, aspetto ancora più inquietante, non capisce le conseguenze di certe manovre. Peraltro sarebbe anche un buon pilota, ma sempre incostante e spesso finisce nella ghiaia. Sembra che debba dimostrare il suo valore, correndo a rotta di collo. A Spielberg poteva essere cancellata la storia del motomondiale con una sola manovra: 11 titoli mondiali hanno rischiato la vita per colpa del francese.
Aspettiamo di sapere se la direzione gara prenderà provvedimenti contro di lui, ma già tutti i piloti sono d’accordo: Zarco va fermato. É un pericolo per se e per gli altri.