Voucher 4.0, il bando delle Camere di commercio. Il processo di digitalizzazione delle imprese vede un nuovo finanziamento da 15,5 milioni di euro
Una nuova occasione per consentire alle aziende italiane di agganciare la quarta rivoluzione industriale: questa la finalità dei voucher 4.0.
Per ciascuna impresa dunque saranno messe a disposizione risorse fino a 10mila euro di valore che potranno essere utilizzate dagli imprenditori per acquistare servizi di consulenza, formazione e tecnologie 4.0.
Le aziende avranno tempo fino al 15 luglio 2019 per richiedere l’erogazione del voucher presso la propria Camera di riferimento.
Sarà possibile anche il portale nazionale puntoimpresadigitale.camcom.it nella sezione “Voucher”.
A beneficiare di una simile opportunità, saranno le singole micro, piccole e medie imprese.
Ma anche i gruppi da 3 a 20 ditte che presentano un progetto condiviso finalizzato all’introduzione delle tecnologie digitali abilitanti.
A tal proposito, il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli spiega:
Attraverso i voucher le Camere di commercio offrono un sostegno concreto a favore della digitalizzazione delle imprese.
Soprattutto quelle di dimensioni più piccole che fanno più fatica a trovare le risorse per innovarsi.
Con i Pid, in poco tempo, abbiamo facilitato oltre 41mila imprenditori ad adottare le tecnologie 4.0.
In particolare, i nostri servizi di assessment utilizzati già da circa 10mila imprese per misurare la propria maturità digitale e capacità di formazione.
Servizi che hanno coinvolto oltre 28mila partecipanti per accompagnarli verso la digital transformation.
Con i voucher 4.0, salgono a 44 milioni euro le risorse complessive stanziate dal Sistema camerale
Un processo iniziato a giugno 2017 con la rete degli 88 Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio presente in tutta Italia.
Tra il 2017 e il 2018 sono state già circa 4mila le imprese che hanno avuto accesso ai 28,5 milioni di euro erogati attraverso i voucher.
E quest’anno, rispetto alle scorse edizioni, ci sono importanti novità per la spendibilità delle risorse assegnate.
I voucher potranno, infatti, essere investiti non più solo in formazione e consulenza.
Sarà possibile infatti l’acquisto di nuove tecnologie, macchinari e software 4.0 da inserire in azienda fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili.