Von der Leyen sarà nemica degli anti europeisti

Von der Leyen sarà nemica degli anti europeisti

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La candidata alla presidenza della Commissione europea Ursula Von der Leyen sarà nemica degli anti europeisti

 

Strasburgo, lì 16 luglio 2019 – Applausi per Ursula Von der Leyen, dichiara che sarà nemica degli anti europeisti.

 


Dopo quarant’anni dalla politica francese Simone Veil è la volta di Ursula Von der Leyen candidata alla presidenza della Commissione europea. La sostenitrice dell’UE si dichiara apertamente avversaria degli anti europeisti e rilancia il ruolo dell’Europa, aprendo ad una proroga per la Brexit. Inoltre si prende gioco dei “sovranisti” manifestando sollievo nel sapere di non avere i loro voti nella, ormai, imminente votazione.


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Ursula Von der Leyen esordisce citando Simone Veil e strappa applausi :

“Quarant’anni dopo finalmente è di nuovo una donna ad essere candidata alla Presidenza della Commissione europea“.

Ma chi è Simone Veil?

All’anagrafe Simone Jacob (è diventata la signora Veil nel 1946) ha dovuto subire la deportazione, insieme alla famiglia, nel campo di concentramento di Auschwitz. Nei suoi quasi 90 anni (nata a Nizza il 13 luglio 1927 è morta a Parigi il 30 giugno 2017) ha ottenuto la laurea in giurisprudenza ed il ruolo di magistrata; mentre, nel corso della carriera politica, ha ricevuto la carica di Presidente del Parlamento europeo.

A Strasburgo nel luglio 1979 fu eletta Presidente dell’assemblea, nel 1984 fu rieletta (da esponente dell’UDF) al Parlamento europeo, mentre non si presentò nel 1989.

 

Ursula Von der Leyen sarà nemica degli anti europeisti, favorevole al salario minimo ed alla presenza delle donne in politica,

Ora candidata alla Presidenza della Commissione europea è Ursula Von der Leyen che sarà nemica degli anti europeisti:

“Lo sono grazie a tutti coloro che hanno rotto le barriere e le convenzioni e che hanno costruito una Europa basata sulla pace, unita, e basata sui valori”.

E continua:

“Per me solamente una cosa è importante, l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica”.

Poi sulla Brexit:

“Sono disposta a garantire una ulteriore proroga al recesso nel caso in cui fosse necessario più tempo per motivi validi. In ogni caso il Regno Unito rimarrà il nostro alleato il nostro partner ed un paese amico”.

Mentre sul salario minimo annuncia:

“Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa. L’opzione ottimale è avere contrattazioni collettive con i sindacati perché loro possono adeguare il salario minimo al settore e al comparto. So che ci sono modelli diversi ma dobbiamo creare un quadro generale. Dobbiamo lavorare nell’ambito del patto di stabilità e crescita, dobbiamo utilizzare tutta la flessibilità permessa dalle regole.”

La leader si esprime anche sulla posizione delle donne in politica:

“Dal 1958 ci sono stati 183 commissari e solo 35 donne. E’ meno del 20%: rappresentiamo metà della popolazione e vogliamo la nostra giusta parte. Farò in modo che ci sia piena parità di genere nel mio collegio dei commissari: se gli Paesi membri non mi proporranno abbastanza commissarie donna, non esiterò a chiedere nuovi nomi”.

Invece sui migranti e sugli scafisti dichiara:

“In mare c’è obbligo di salvare le vite, ma bisogna ridurre migrazione irregolare. Il Mediterraneo è diventato una delle frontiere più letali al mondo, in mare c’è l’obbligo di salvare le vite. L’Ue ha bisogno di frontiere umane  dobbiamo salvare le vite, ma dobbiamo anche ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti. Contro il crimine organizzato, tutelare il diritto di asilo e migliorare la condizione dei profughi per esempio tramite corridoi umanitari in stretta cooperazione con l’Onu”.

Infine esprime soddisfazione nel non ricevere l’appoggio dei “sovranisti“, in particolare di Joerg Meuthen:

“Sono sollevata che non avrò il suo sostegno, per me è veramente un premio per tutto quello che ho fatto”.

 

Nel pomeriggio avrà luogo la votazione dell’Europarlamento sulla sua designazione, verso le 19 l’esito.

 

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".