Virus influenzale e neonati: già 270mila ricoveri. Una vera emergenza quella che sta colpendo i più piccoli specie sotto i 6 mesi di vita
Un brutto rapporto quello tra virus influenzale e neonati in questo inizio di stagione invernale: sono infatti 270mila bambini sotto i 6 mesi ricoverati in ospedale.
Per questo motivo è anche importante la vaccinazione contro l’influenza così come ricorda l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid).
L’influenza è considerata inoltre la prima causa di ospedalizzazione per neonati e lattanti
Cosa che purtroppo può comportare seri rischi; l’immunizzazione in gravidanza è quindi l’unica arma in grado di proteggere il bimbo prima che possa essere sottoposto alla vaccinazione.
Il momento della gravidanza è inoltre un periodo molto delicato per le mamme: se colpita dall’influenza, corre un rischio 3 volte maggiore di contrarre una grave infezione respiratoria.
Inoltre, anche lo sviluppo del feto può essere messo seriamente a rischio: è da 2 a 4 volte più elevato il rischio di morte fetale e di parto prematuro.
Mentre è di 1,8 maggiore il rischio di basso peso alla nascita.
Infatti, come riportato dal sito Onda Osservatorio, Elsa Viora presidente Aogoi afferma:
Durante la gestazione le donne non sono di per sé più esposte a contrarre il virus dell’influenza.
Tuttavia il calo fisiologico delle difese immunitarie le rende più a rischio di sviluppare complicanze.
Ad esempio la polmonite, che possono mettere in pericolo la loro salute e quella del nascituro.
La parola a Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma e presidente WAidid
La gravidanza comporta un adattamento del sistema immunitario e dell’apparato cardio-respiratorio della futura mamma che la rende più esposta al rischio di andare incontro a complicanze in caso di infezioni.
Il vaccino? La somministrazione è prevista anche nei primi tre mesi di gravidanza.
Si tratta di una svolta importante che ha l’obiettivo di garantire la massima protezione possibile per la mamma e il nascituro.
Fare una corretta informazione permette di abbattere quelle false credenze che comportano inutili allarmismi, mettendo a rischio la salute delle persone.