Gli esperti: "Rendere disponibili tutti i vaccini anti virus SarS-CoV2"

Vaccino antinfluenzale minor rischio Alzheimer

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Stando a un nuovo studio dell’University of Texas Health Science Center di Houston, coloro che avevano ricevuto durante quattro anni almeno un vaccino antinfluenzale avevano il 40% in meno di probabilità di contrarre il morbo di Alzheimer rispetto ai loro coetanei non vaccinati.

La ricerca ha confrontato il rischio di incidenza della malattia di Alzheimer tra pazienti con e senza precedente vaccinazione antinfluenzale in un ampio campione nazionale di adulti statunitensi di età pari o superiore a 65 anni. Lo studio è stato guidato dal primo autore Avram S. Bukhbinder, MD, un recente allievo della McGovern Medical School dell’UTHealth Houston, e dall’autore senior Paul. E. Schulz, MD, Rick McCord Professor in Neurologia presso la McGovern Medical School.

Un rischio inferiore del 40% di malattia di Alzheimer collegata al vaccino antinfluenzale

Una prima versione online del documento che illustra i risultati è disponibile prima della pubblicazione nel numero del 2 agosto 2022 del Journal of Alzheimer’s Disease.

“Abbiamo scoperto che la vaccinazione antinfluenzale negli anziani riduce il rischio di sviluppare il morbo per diversi anni. La forza di questo effetto protettivo aumentava con il numero di anni in cui una persona riceveva un vaccino antinfluenzale annuale; in altre parole, il tasso di sviluppo dell’Alzheimer era più basso tra coloro che ricevevano costantemente il vaccino antinfluenzale ogni anno”. Commenta Bukhbinder, che fa ancora parte del team di ricerca di Schulz. mentre è al primo anno di specializzazione presso la Divisione di Neurologia Infantile del Massachusetts General Hospital. “La ricerca futura dovrebbe valutare se la vaccinazione antinfluenzale. è associata anche al tasso di progressione dei sintomi nei pazienti già affetti da demenza di Alzheimer”.

Il lavoro di sperimentazione ha analizzato un campione molto più ampio rispetto alle ricerche precedenti; ha incluso 935.887 pazienti vaccinati contro l’influenza e 935.887 pazienti non vaccinati. L’indagine arriva due anni dopo che i ricercatori dell’UTHealth di Houston hanno trovato un possibile legame tra il vaccino antinfluenzale. e la riduzione del rischio di malattia di Alzheimer.
Durante i quattro anni di osservazione, è emerso che circa il 5,1% dei pazienti vaccinati contro l’influenza ha sviluppato la malattia di Alzheimer. Mentre l’8,5% dei pazienti non vaccinati ha sviluppato la malattia di Alzheimer durante il periodo di verifica.

Vaccino antinfluenzale
Vaccino antinfluenzale

In conclusione

Secondo Bukhbinder e Schulz, questi risultati sottolineano il forte effetto protettivo del vaccino antinfluenzale contro la malattia di Alzheimer. Tuttavia, i meccanismi alla base di questo processo richiedono ulteriori studi.

“Poiché esistono prove che diversi vaccini possono proteggere dalla malattia di Alzheimer, pensiamo che non si tratti di un effetto specifico del vaccino antinfluenzale”; ha aggiunto Schulz, che è anche Umphrey Family Professor in Malattie Neurodegenerative e direttore del Centro per i Disordini Neurocognitivi della McGovern Medical School. “Crediamo invece che il sistema immunitario sia complesso e che alcune alterazioni, come la polmonite, possano attivarlo in modo da peggiorare la malattia di Alzheimer. Ma altre cause che attivano il sistema immunitario possono farlo in un modo diverso, ossia proteggendo dal morbo di Alzheimer. È chiaro che abbiamo ancora molto da imparare su come il sistema immunitario peggiori o migliori i risultati di questa malattia”.

L’Alzheimer colpisce più di 6 milioni di persone negli Stati Uniti; in Italia si stimano circa 600.000. Inoltre, il numero di individui colpiti è in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione. Studi passati hanno riscontrato una diminuzione del rischio di demenza associata a una precedente esposizione a varie vaccinazioni in età adulta; tra cui quelle per il tetano, la poliomielite e l’herpes, oltre al vaccino antinfluenzale e altri.

Inoltre, con il passare del tempo dall’introduzione del vaccino COVID-19 e con la disponibilità di dati di controllo più lunghi,. Bukhbinder ha detto che varrà la pena indagare se esiste un’associazione simile tra la vaccinazione COVID-19 e il rischio di malattia di Alzheimer.


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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24