Vaccino anti Covid e allergie, nessun problema serio. In questi giorni si dibatte sulla questione del Pfizer dopo i due casi in Gran Bretagna
Come noto in terra inglese è iniziata la vaccinazione e già si pone la questione del vaccino anti Covid e allergie visto i due casi verificatisi i primi giorni.
Dopo queste situazioni l’autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha infatti raccomandato di non sottoporre nel giorno seguente a vaccinazione anti Covid chi abbia alle spalle una storia di “significative” reazioni allergiche.
Ovviamente il pensiero corre anche al nostro paese che, ad anno nuovo, procederà alla campagna di vaccinazione.
E in tale senso un rassicurante intervento viene dagli allergologi i quali ritengono che non è necessario negare ai pazienti con allergie la vaccinazione anti-Covid.
La Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC); l’Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAITO) sottolineano infatti che anche altri tipi di vaccinazioni possono sporadicamente provocare rare reazioni allergiche gravi.
Queste tuttavia possono essere adeguatamente gestite se la vaccinazione viene eseguita in un ambiente protetto come le unità di allergologia ospedaliere.
Per questo, SIAAIC e AAITO sono fin d’ora disponibili a offrire la loro consulenza ed esperienza per la gestione del vaccino anti-Covid nei pazienti allergici, quando sarà avviata la campagna vaccinale.
Gianenrico Senna, presidente SIAAIC, e Riccardo Asero, presidente AAITO in merito osservano:
Secondo le linee guida europee EAACI tuttavia gli unici fattori di rischio per reazioni allergiche a vaccini sono una pregressa reazione al medesimo vaccino e la presenza concomitante di mastocitosi; malattia rara a rischio di anafilassi anche spontanee
L’attuale carenza di esperienza sulle reazioni a questo nuovo vaccino non permette di formulare ipotesi ragionevoli sulle cause e i meccanismi che le hanno determinate.
Comunque sull’efficacia del vaccino pare non ci siano dubbi
La direttrice dell’Ema, Emer Cooke, in un’intervista a Repubblica infatti afferma:
Posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza.
Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna.
Il vaccino dunque è risultato efficace nel prevenire la malattia Covid-19, senza casi gravi e senza ricoveri oltre 21 giorni dopo la prima iniezione.