Arriva una nuova comunicazione dall’Unione Europea. La sollecitazione cha ha investito l’Italia, l’ Austria, la Croazia, la Repubblica ceca ed il Portogallo è stata firmata dalla Commissione europea. L’Unione Europea sollecita l’Italia, l’Austria, Croazia, Repubblica ceca e Portogallo ad assicurare la piena conformità alla direttiva sui rifiuti radioattivi.
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Il piano della Commissione
La Commissione non si limita alla sollecitazione, ma dettagliatamente ripropone i programmi nazionali di gestione della combustione nucleare. Programmi di cui si è discusso a livello prima nazionale e poi europeo, e che sono stati approvati dalla maggior parte dei Paesi interessati.
La direttiva 2011/70/UE del Consiglio parte dalla necessità di un piano comune di smaltimento attento alle esigenze nazionali. Il punto di maggior rilevanza è quello che prevede la notificazione alla Commissione dei programmi nazionali di gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. Bruxelles, nell’ambito della procedura d’infrazione già aperta, ha chiesto ai Paesi interessati di adempiere ai loro obblighi entro due mesi. Altrimenti potranno essere deferiti alla Corte di giustizia Ue.