Il Triciclazolo nel riso importato: un rischio per la salute pubblica
L’Unione Europea ha espresso il suo rifiuto nei confronti del riso asiatico trattato con il Triciclazolo, una sostanza chimica vietata nell’UE per ragioni di sicurezza per la salute. Coldiretti, rappresentata dal presidente Ettore Prandini, e Filiera Italia, rappresentata dal Consigliere Delegato Luigi Scordamaglia, hanno chiesto al Governo italiano di bloccare a livello UE qualsiasi autorizzazione a tollerare una certa quantità di questa sostanza per il prodotto che arriva da fuori i confini dell’Unione.
La richiesta di Coldiretti e Filiera Italia per bloccare il Triciclazolo nell’UE
La richiesta arriva dopo il parere favorevole dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) all’introduzione di una “franchigia” di tolleranza per i residui di Triciclazolo nel riso importato. Nonostante l’utilizzo di questa sostanza sia stato vietato nell’UE dal 2016, la fissazione del nuovo limite, una istanza avanzata dalla multinazionale che produce tale principio, potrebbe essere approvata dalla Commissione Europea, se questa deciderà di ignorare la valutazione dell’EFSA sui livelli di Triciclazolo.
Gli italiani contrari all’ingresso di prodotti senza regole sanitarie simili a quelle UE
Coldiretti e Filiera Italia sono preoccupati per il danno che questa decisione potrebbe causare alle imprese italiane ed europee del settore, nonché per il principio di precauzione. La maggioranza degli italiani (88%), secondo un’analisi di Coldiretti/Censis, è contraria all’ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e dell’UE.
L’ammissione di una quantità permessa nel riso importato è anche in contrasto con il principio di reciprocità che impone ai prodotti derivanti da Paesi terzi gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali previsti per i prodotti UE. Gli arrivi dal Myanmar sono già aumentati di oltre 30 volte nel 2022 a seguito dello stop alla clausola di salvaguardia sul riso, creando una vera e propria invasione che pesa sui produttori italiani già gravemente colpiti dalla siccità e dal rincaro dei costi di produzione.
L’impatto sulla produzione di riso italiana ed europea del nuovo limite di Triciclazolo
Con l’Italia che garantisce il 50% dell’intera produzione di riso dell’UE, gli italiani consumano in media fra i 5 e i 6 chili di riso a testa. La decisione finale della Commissione Europea avrà un impatto significativo sulla salute pubblica, sull’economia e sull’occupazione, nonché sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità.
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