Ucraina Di Maio

Ucraina, Di Maio: “Non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”

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Ucraina al centro del dibattito politico. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospiti del programma Che Tempo che fa su Rai3, ha toccato il tema della guerra parlando di negoziati di pace e dei possibili spiragli affinché si arrivi ad un cessate il fuoco. Per Di Maio è importante continuare con la strada della diplomazia ed esorta Vladimir Putin a sedersi intorno ad un tavolo per trattare.

Ucraina, l’annuncio Di Maio

Le parole di Luigi Di Maio sono chiare. Il ministro è dell’idea che le armi che l’Italia e gli altri paesi inviano servono “per supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa”. Esclude ovviamente, intervenendo nella polemica seguita a seguito delle dichiarazioni del Ministro della Difesa Guerini, che queste armi possano essere usate per fini diversi: “Non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”. 

Sugli spiragli di pace Di Maio resta prudente. “Abbiamo il dovere di raggiungere un accordo diplomatico per fermare la guerra e per sostenere contestualmente gli ucraini“. La tregua, secondo le parole del ministro, deve essere raggiunta il prima possibile. “Il negoziato è fermo ma noi come Italia non abbiamo mai smesso di ravvivarlo”. E poi lancia un invito al presidente russo Vladimir Putin, invitandolo a presentarsi al tavolo delle trattative e a venire incontro alle richieste avanzate finora da parte del governo ucraino

“Guerra di Putin è fallimentare”

Di Maio ha poi analizzato l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, definendola “fallimentare” perché rischia di portare Finlandia e Svezia nella Nato: “Ora hanno iniziato a temere per loro stessi” e spiega che si sentono più al sicuro sotto l’ombrello difensivo dell’alleanza atlantica.

“Purtroppo Putin ci ha abituato sempre al peggio”, aggiunge poi il ministro. L’importante è reagire sempre alle mosse del presidente russo con unità e determinazione. “Qualsiasi cosa dirà, noi dobbiamo rispondere uniti e con fermezza, ci dobbiamo armare di diplomazia per fermare questo conflitto“.

 

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Autore dell'articolo: Alessio Bardelli