TRIESTE – Nelle scorse settimane, i finanzieri del Comando Provinciale di Trieste e i funzionari della Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane di Trieste, in due differenti attività d’indagine, instaurate presso la Procura della Repubblica di Trieste e coordinate dai magistrati dottoressa Cristina Bacer e dott. Matteo Tripani, hanno sottoposto a sequestro oltre 100.000 dadi alimentari contraffatti destinati al consumo umano e 1.200 flaconi di lozione per capelli, anch’essi falsificati.
L’ipotesi iniziale circa la non genuinità dei dadi veniva successivamente confermata dallo stesso titolare del marchio di notorietà mondiale, che non esclude il rischio per la salute dei consumatori, laddove privi di talune compatibilità con i necessari standard qualitativi e di sicurezza. Per il medesimo sospetto, sono state richieste apposite consulenze tecniche anche su una lozione per capelli, riconducibile anch’essa a un famoso brand internazionale.
Trieste, sequestrati oltre 100.000 dadi alimentari contraffatti
Anche in questo caso, le perizie ne hanno certificato la contraffazione. Sia i famosi insaporitori che le lozioni per capelli sono giunti al porto di Trieste a bordo di motonavi provenienti dalla Turchia e destinati ad aziende comunitarie del settore. Tali ingenti sequestri dimostrano l’intenso e indispensabile impegno profuso dal Corpo della Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a tutela della salute pubblica.
E sempre in tema di incolumità pubblica, è da ascrivere ai medesimi uffici, il risultato conseguito nei giorni scorsi, con il sequestro di quasi 11.000 integratori alimentari, per i quali il Ministero della Salute aveva lanciato un’allerta a livello europeo – attraverso la piattaforma RASFF – invitando a non farne uso, dal momento in cui, al loro interno, era stata accertata la presenza di sildenafil, il principio attivo del celebre farmaco noto come “Viagra”.