Terzo richiamo vaccino anti Covid

Terzo richiamo vaccino anti Covid, è davvero possibile?

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Terzo richiamo vaccino anti Covid, è possibile? E’ un’ipotesi che si fa sempre più strada negli ultimi giorni soprattutto tra gli esperti

Immunizzare la popolazione nel più breve tempo possibile: è questo la necessità di oggi al punto che si paventa l’ipotesi di un terzo richiamo vaccino anti Covid.

Una probabilità che, a sua volta, dovrebbe riguardare sanitari e over 80, i primi ad aver fatto le vaccinazioni, da somministrare a novembre.

Dopo che Pfizer/BioNTech ha parlato di un probabile richiamo a 6-12 mesi dopo la seconda dose, scienziati e esperti sono dunque concordi nel consigliare un’ulteriore inoculazione, anche se per alcuni è una decisione che va presa sulla base dei dati clinici.

Infatti, il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) Arnaldo Caruso, sottolinea (Il Sole 24 Ore):

L’immunizzazione non finisce qui con un solo round; siccome il virus tornerà alla carica in autunno, dovremo far trovare almeno tutte le categorie più a rischio, anziani e fragili e chiunque altro lo vorrà, protetti con una terza dose di vaccino.

Possibilmente con un prodotto rimodulato in base alle nuove varianti. L’importante è pensarci in tempo organizzarci fin da ora e arrivare pronti.

Dunque un elemento di cui tener conto in questo senso sono le varianti: per ora nessuna, a parte la sudafricana poco diffusa, renderebbe meno efficace il vaccino.

Ma la vigilanza è massima, a cominciare dalla variante indiana che però dai primi studi non inficerebbe gli attuali vaccini.

Cosa dicono gli esperti?

All’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, dichiara:

Sulla possibilità di fare una terza dose del vaccino anti-Covid sarei cauto. Non abbiamo dati certi su quando farla dalla prima: 6 mesi o 12 mesi?

Sarebbe meglio aspettare dati certi sulla durata dell’immunità e poi capire come muoversi. Per i medici e operatori sanitari significherebbe fare una terza dose a fine novembre e dicembre.

Sempre all’agenzia di stampa parla anche Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma:

Dobbiamo ricordarci che il V-Day in Italia è stato a fine dicembre 2020: i primi medici e infermieri quasi sicuramente dovranno fare un richiamo a un anno dal vaccino.

Infine, l’infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli, davanti all’ipotesi di un terzo richiamo già a luglio precisa a Il mio medico su Tv2000:

Prima di pensare di rivaccinare tutti sarebbe il caso di andare a vedere quale è stata la risposta immunitaria e se continua ad esserci una risposta.

Non possiamo rivaccinare con il vaccino dello scorso anno. Dovremmo almeno avere in mano il vaccino che copra le attuali varianti.


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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24