Tamponi anti Covid, una nuova tecnologia sensibile e rapida. Lo studio, condotto dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta del Cnr, pubblicato sulla rivista Sensors
Contrastare il SARS-CoV-2 è l’urgenza più immediata ed ecco che, insieme ai vaccini, arrivano importanti novità dai tamponi anti Covid.
Lo studio è dunque realizzato dal Cnr in collaborazione con l’Irccs Ospedale San Raffaele, l’Ospedale Luigi Sacco, l’Università di Milano e la Fondazione Mondino di Pavia.
Alla base della ricerca scientifica c’è il CovidArray: un test basato, per la prima volta, sulla metodica microarray, in grado di rilevare la presenza di RNA virale di SARS-CoV-2 in tamponi nasofaringei e salivari.
Invece, la metodologia attualmente utilizzata, ha una sensibilità e una specificità maggiori del 95%, che quando la carica virale è bassa potrebbe ridursi dando cioè origine a risultati falsi negativi.
Il nuovo metodo spiega Francesco Damin, ricercatore Cnr-Scitec che ha condotto la ricerca sotto il coordinamento di Marcella Chiari:
Si basa sull’immobilizzazione di frammenti di DNA sulla superficie di lastrine di silicio rivestite con un polimero funzionale; in grado cioè di legarsi all’acido nucleico del virus ottenuto dopo l’estrazione dal tampone. La positività del test è rilevata grazie ad un marcatore fluorescente.
L’elevata sensibilità di CovidArray, combinata con un metodo di estrazione dell’RNA virale, consente di ridurre i risultati falsi negativi e il tempo di analisi a circa 2 ore.
Scoperte scientifiche sempre più efficaci dunque nello “stanare” casi di infezione
CovidArray richiede però un lungo lavoro manuale, spiega infatti Damin:
Siamo in grado di analizzare fino a 16 campioni per volta, un numero ridotto rispetto alla capacità di analisi della metodica oggi in uso; ma non ci sono ostacoli concettuali all’integrazione del test in una piattaforma automatica.
Inoltre la tecnologia realizzata è versatile e si può utilizzare per individuare altre patologie. CovidArray, aggiungendo nuovi componenti, può infatti identificare le varianti di SARS-CoV-2 e differenziare Covid-19 da altre infezioni virali o batteriche del tratto respiratorio.
Articoli simili: Vaccinazioni nelle aziende agricole