Lo stress accelera l’invecchiamento del sistema immunitario.
Gli eventi traumatici della vita e lo stress quotidiano, indeboliscono prematuramente il mix di cellule immunitarie dell’organismo.
È ampiamente riconosciuto che, con l’avanzare degli anni, il sistema immunitario delle persone si indebolisce. Un esempio lampante è la pandemia COVID-19 in corso, dove gli anziani hanno un tasso di mortalità molto più alto rispetto ai giovani.
Questo processo di graduale deterioramento del sistema immunitario, causato dal naturale avanzamento dell’età, è chiamato immunosenescenza. Eppure potreste conoscere persone piuttosto anziane, ma in ottima salute; o viceversa qualcuno relativamente giovane, ma ancora soggetto a infezioni. Cosa potrebbe spiegare le differenze nella forza del sistema immunitario in persone della stessa età?
Secondo un nuovo studio della University of Southern California (USC), lo stress – sotto forma di eventi traumatici, stress lavorativo, fattori di stress quotidiani e discriminazione – accelera l’invecchiamento del sistema immunitario, aumentando potenzialmente il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e malattie da infezioni come la COVID-19.
Come il sistema immunitario risente dello stress causando un invecchiamento precoce
La ricerca, pubblicata recentemente (13 giugno 2022) nei Proceedings of the National Academy of Sciences, potrebbe aiutare a spiegare le disparità di salute legate all’età; compreso il peso non uniforme della pandemia, e identificare possibili punti di intervento.
“Con l’aumento della popolazione mondiale di anziani, la comprensione delle disparità di salute legate all’età è essenziale. I cambiamenti del sistema immunitario legati all’età giocano un ruolo fondamentale nel declino della salute”; ha dichiarato l’autore principale dello studio Eric Klopack, borsista post-dottorato presso la USC Leonard Davis School of Gerontology. ” Questa ricerca aiuta a chiarire i meccanismi coinvolti nell’accelerazione dell’invecchiamento immunitario”.
Con l’avanzare dell’età, il sistema immunitario inizia naturalmente un drammatico declino, cioè la citata immunosenescenza. In età avanzata, il profilo immunitario di una persona si indebolisce e comprende un numero eccessivo di globuli bianchi obsoleti in circolazione e un numero insufficiente di globuli bianchi freschi, “naive” (primitivi, ingenui), pronti ad affrontare nuovi invasori.
Potenziali problemi legati allo stress e al sistema immunitario
L’invecchiamento immunitario è associato non solo al cancro, ma anche alle malattie cardiovascolari, all’aumento del rischio di polmonite; alla riduzione dell’efficacia dei vaccini e all’invecchiamento degli organi.
Ma cosa spiega le drastiche differenze di salute in adulti della stessa età?. I ricercatori dell’USC hanno deciso di verificare se fosse possibile individuare un collegamento tra l’esposizione allo stress nel corso della vita. – un fattore che notoriamente contribuisce alla cattiva salute – e la diminuzione del vigore del sistema immunitario.
Hanno consultato e incrociato enormi serie di dati provenienti dall’Health and Retirement Study dell’Università del Michigan,. uno studio nazionale a carattere longitudinale sull’economia, la salute, lo stato civile,. la situazione familiare e i sistemi di supporto pubblici e privati degli americani più anziani.
Per misurare l’esposizione a vari tipi di stress sociale, i ricercatori hanno analizzato le risposte di un campione nazionale di 5.744 adulti di età superiore ai 50 anni. I partecipanti hanno risposto a un questionario progettato per valutare le esperienze di stress sociale degli intervistati, tra cui eventi di vita stressanti, stress cronico, discriminazione quotidiana e discriminazione nel corso della vita.
I campioni di sangue dei partecipanti sono stati poi analizzati attraverso la citometria a flusso, una tecnica di laboratorio che conta e classifica le cellule del sangue mentre passano una alla volta in un flusso stretto davanti a un laser.
Come previsto, le persone con punteggi più alti di stress, avevano profili immunitari che sembravano più vecchi, con percentuali più basse di “nuovi combattenti” contro le malattie e percentuali più alte di globuli bianchi usurati. L’associazione tra eventi di vita stressanti e un minor numero di cellule T pronte a rispondere, (o naive), è rimasta forte anche dopo aver controllato l’istruzione, il fumo, l’alcol, l’IMC e le differenze di etnia.
Alcune fonti di stress possono essere impossibili da controllare, ma i ricercatori affermano che potrebbe esserci una soluzione
I linfociti T – una componente fondamentale dell’immunità – maturano in una ghiandola chiamata timo, che si trova proprio davanti e sopra il cuore. Con l’avanzare dell’età, il tessuto del timo si riduce e viene sostituito da tessuto adiposo, con conseguente riduzione della produzione di cellule immunitarie. Ricerche passate suggeriscono che questo processo è accelerato da fattori legati allo stile di vita; come ad esempio la cattiva alimentazione e lo scarso esercizio fisico, entrambi associati allo stress sociale.
“In questo studio, dopo aver controllato statisticamente l’alimentazione scorretta e l’esercizio fisico ridotto, il legame tra stress e invecchiamento immunitario accelerato non era così forte”; ha spiegato Klopack. “Ciò significa che le persone più stressate tendono ad avere abitudini alimentari e di esercizio fisico peggiori. Il che spiega in parte perché hanno un invecchiamento immunitario più accelerato”.
Stress e sistema immunitario: Impatto della dieta e dell’esercizio fisico
Migliorare la dieta e l’esercizio fisico negli anziani può aiutare a compensare l’invecchiamento immunitario associato allo stress.
Inoltre, il citomegalovirus (CMV) può essere un obiettivo di intervento. Il CMV è un virus comune, di solito asintomatico, ed è noto per avere un forte effetto sull’accelerazione dell’invecchiamento immunitario. Come l’herpes zoster o l’herpes labiale, il CMV è dormiente per la maggior parte del tempo, ma può manifestarsi, soprattutto quando una persona è sottoposta a forte stress.
In questo studio, il controllo statistico della positività al CMV ha ridotto il legame tra stress e invecchiamento immunitario accelerato. Pertanto, la vaccinazione diffusa contro il CMV potrebbe essere un intervento relativamente semplice e potenzialmente potente. In conclusione è in grado di ridurre gli effetti dello stress sull’invecchiamento immunitario.