Smartphone in pericolo

Smartphone in pericolo! Grave bug colpisce le SIM

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Smartphone in pericolo! Grave bug colpisce le SIM. La notizia è arrivata nelle scorse ore. La nuova vulnerabilità che sta interessando la SIM degli smartphone è stata segnalata da Adaptive Mobile Security. A quanto pare, a mettere in pericolo e rendere vulnerabili i nostri dispositivi mobili, è un semplice SMS. Dunque, la vulnerabilità SimJacker  si trova in un software.

Questo, a quanto pare, è presente nelle schede SIM di utenti che si trovano in ben 30 nazioni differenti. Quindi ogni smartphone, di qualsiasi genere, potrebbe essere esposto a questo rischio. Inoltre, c’è da dire che anche le eSIM (o SIM elettroniche) potrebbero essere interessate a questo problema, poiché viene utilizzato il medesimo software. Molto probabilmente, potrebbero essere più di 1 miliardo di persone ad essere esposte alla minaccia.

Attraverso l’utilizzo del software in questione, chiamato S@T Browser, gli utenti posso usufruire di vari servizi. Tra questi vi sono alcuni che mettono a rischio i dati personali. Infatti in alcuni casi vengono attivati abbonamenti oltre alle più classiche funzioni di avviare chiamate o inoltrare SMS. Dunque, attraverso l’invio di un SMS gli hacker potrebbero “manomettere” qualsiasi smartphone. Per fare tutto ciò basta solo un semplice modem GSM.

Smartphone in pericolo, informazioni a rischio

Ad essere potenzialmente a rischio, in questo caso, sarebbero più informazioni. Posizione dello smartphone, codice IMEI, invio di SMS fake a nome della “vittima” o attivazione di servizi con costi di abbonamenti, sono solo alcuni dei problemi nel caso in cui lo smartphone venga hackerato.

Tutto ciò potrebbe avvenire senza che l’utente si accorga di quanto stia accadendo. A quanto pare, un’azienda in particolare pare che abbia lavorato per sfruttare la vulnerabilità di miliardi di smartphone. Fortunatamente è stato riconosciuto il problema e tutti i produttori di SIM sono stati avvisati tempestivamente del problema. Sarà necessario, quindi, aumentare la sicurezza.

Fonte foto copertina: pixabay

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24