Justin Bieber ha dovuto cancellare le date dei prossimi concerti a causa di un’infezione virale che gli ha paralizzato un lato del viso: si tratta della sindrome di Ramsay Hunt.
“Come potete vedere, la palpebra questo occhio non batte“, ha detto Bieber ai suoi fan in un video su Instagram. “Non riesco a sorridere da questo lato del viso. Questa narice non si muove“.
La popstar canadese di 28 anni è affetta da una patologia chiamata sindrome di Ramsay Hunt. È causata dal virus della varicella-zoster, il virus che provoca la varicella. Dopo che una persona è guarita dalla varicella, il virus può rimanere dormiente nel corpo per decenni. Di solito si nasconde in una struttura chiamata ganglio della radice dorsale, un insieme di cellule nervose vicino al midollo spinale.
Sindrome di Ramsay Hunt: cos’è e come si sviluppa
Quando è dormiente, il virus non provoca sintomi. Tuttavia, in alcune persone si riattiva. Ciò può avvenire spontaneamente o in seguito a un fattore scatenante noto, come un’altra infezione (compresa la COVID-19), un sistema immunitario indebolito o lo stress. Tutti questi fattori modificano il funzionamento del sistema immunitario, consentendo al virus della varicella di tornare in azione e causare la malattia. Quando il virus si riattiva, si manifesta in genere in un’unica parte del corpo (spesso il tronco) con un’eruzione cutanea e vesciche dolorose, note come herpes zoster.
Ciononostante, quando la riattivazione colpisce un nervo della testa chiamato nervo facciale, è nota come sindrome di Ramsay Hunt, dal nome di James Ramsay Hunt, il medico che per primo descrisse il disturbo nel 1907. La sindrome di Ramsey Hunt colpisce in genere cinque persone su 100.000 ogni anno e chiunque abbia avuto la varicella può potenzialmente svilupparla.
Come causa il danno
Il nervo facciale parte dal cervello per arrivare al viso attraverso un canale molto stretto chiamato canale facciale. Ce n’è uno su ciascun lato del cervello per alimentare i lati destro e sinistro del viso.
Questo tunnel osseo, molto stretto, si trova all’interno di un pezzo di osso molto denso, per cui la minima infiammazione può provocare il “blocco” del nervo. Inoltre, essendo situato in profondità nel cranio, può essere molto difficile da trattare. Per una parte del suo percorso, il nervo facciale viaggia insieme al nervo vestibolococleare, che è coinvolto nell’udito e nell’equilibrio, motivo per cui alcune persone affette dalla sindrome di Ramsay Hunt hanno anche problemi di udito, come gli acufeni, e talvolta di equilibrio.
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I sintomi di questa sindrome variano da caso a caso, ma di solito si verifica una paralisi del nervo facciale che alimenta i muscoli dell’espressione del viso, rendendo difficile sorridere o aggrottare le sopracciglia. Può anche limitare la capacità di battere le palpebre e alcune persone hanno un linguaggio confuso e alterazioni del gusto.
Un’eruzione cutanea dolorosa compare in genere sull’orecchio e intorno ad esso, sullo stesso lato della paralisi. Questo sfogo è un segno rivelatore che non si tratta di paralisi di Bell (un altro tipo di paralisi facciale). Una delle complicazioni della sindrome di Ramsay Hunt è il potenziale danno alla cornea dell’occhio (dove passa la luce che permette di vedere). Ciò è dovuto alla mancanza di battito delle palpebre, che aiuta a lubrificare l’occhio.
Il nervo facciale alimenta anche la ghiandola lacrimale, che può essere paralizzata. Questa ghiandola produce il liquido che lubrifica l’occhio. Le persone affette dalla sindrome di Ramsay Hunt possono avere bisogno di lubrificare l’occhio con lacrime artificiali. Inoltre, l’occhio colpito deve essere coperto con un apposito bendaggio durante la notte.
Il trattamento è solitamente costituito da farmaci antivirali, steroidi e antidolorifici. Le possibilità di guarire completamente, sono maggiori se il trattamento viene iniziato precocemente. Se la terapia viene somministrata entro tre giorni dalla comparsa dei sintomi, circa il 70% delle persone guarisce completamente. Ma se il trattamento della malattia avviene in tempi diversi, le possibilità di guarigione completa scendono al 50%.
Possiamo essere certi che Bieber sta ricevendo un buon trattamento e si spera che presto si riprenda completamente.