ROMA – Ieri, 5 luglio, nel Salone delle Conferenze del Viminale, è stata illustrata ai giornalisti Mercurio App, un’applicazione che, scaricata volontariamente sul cellulare, consente ai poliziotti, anche liberi dal servizio, di poter contattare direttamente la sala operativa per segnalare un allarme per qualsiasi situazione di pericolo in atto.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della straordinaria innovazione del sistema di controllo del territorio che, usando gli strumenti della contemporaneità, permetterà alla Polizia di Stato di amplificare l’azione di prevenzione e contrasto al crimine, moltiplicando le forze in campo.
Mercurio App: ecco come funziona l’applicazione per i poliziotti
Il poliziotto, anche fuori dal servizio, che assista a una rapina, che si accorga della presenza delle armi a bordo di un’auto o che abbia qualunque altro grave sospetto per la sicurezza, avendo effettuato il download di Mercurio App, sarà già identificato e localizzato su di una mappa e potrà lanciare direttamente l’allarme.
In sala operativa si aprirà automaticamente uno streaming audio dedicato e prioritario (mono o bidirezionale) e, in base alla valutazione della situazione, potranno essere fatte confluire sul posto nel tempo più breve tutte le forze a disposizione. Grazie all’applicazione, il poliziotto potrà inviare file audio, postare foto e video, con un’interattività che replica il linguaggio tipico dei social.
Mercurio App: già 44 Questure in Italia sono dotate del sistema
La sperimentazione positiva su 11 province ha consentito l’estensione del sistema a 44 Questure, quelle dotate della piattaforma tecnologica Mercurio, e già 1.500 poliziotti hanno scaricato l’applicazione sul loro telefonino.
Entro la fine dell’anno verrà coperto l’intero territorio nazionale con ulteriori funzionalità dell’applicazione, come il man down che consentirà alla sala operativa, attraverso il giroscopio del cellulare, di capire se l’operatore è a terra, come fondamentale forma di autotutela dello stesso poliziotto.
Il bilancio dell’operazione ad alto impatto “Estate Sicura 2018”
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare i risultati dell’operazione ad alto impatto “Estate Sicura 2018” volta ad una forte azione di contrasto contro le organizzazioni criminali che, approfittando dell’assenza per le vacanze, svaligiano appartamenti causando perdite economiche e un ancor più grave allarme sociale e sentimento d’insicurezza.
L’operazione svolta il 2, 3 e 4 luglio scorso ha interessato 20 città e verrà riproposta ogni quindici giorni coinvolgendo a scacchiera tutto il territorio nazionale.
Le 20 città interessate dall’operazione sono le seguenti: Ancona, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Catania, Cosenza, Foggia, Lecce, Massa Carrara, Messina, Milano, Napoli, Pavia, Rovigo, Salerno, Treviso e Trieste.