Riforma quota 100. La sera del 15 ottobre, il Consiglio dei Ministri approva la manovra finanziaria, ora nelle mani della Commissione Europea.
La riforma lega-M5s da 37miliardi riguarda:Quota 100, superamento Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax.
Ma la riforma, che in via teorica dovrebbe partire a febbraio desta ancora perplessità.
Riforma quota 100: ciò che c’è da sapere
Partiamo dal presupposto che, il Ministro Matteo Salvini, in una delle sue dichiarazioni sulla riforma, evidenzia due punti.
Primo che la pensione anticipata non sarà obbligatoria. Secondo che nessuno ne sarà penalizzato. Per rendere poi, ancora più efficace il suo discorso, deposita sul DEF, la nota d’aggiornamento.
Ciò che, allo stato attuale dei fatti sappiamo è che la riforma Quota 100 pone l’accesso pensionistico sommando l’età anagrafica a quella contributiva.
In base a questo si è fissata la quota a 62 anni di età per 38 di contributi.
Purtroppo, nonostante quanto affermato ci sono ancora molti punti da chiarire.
Più volte è precisato che sarà il Gazzettino Ufficiale a dettare chiarezza sulle condizioni e soprattutto sulla domanda da fare nei tempi giusti.
Ma la riforma quota 100, ancora in fase di studio al momento si ferma alle 4 finestre d’uscita.
Queste sono nient’altro che le 4 fasi nelle quali sarà possibile fare la domanda di pensionamento.
Dato che la riforma sarà attiva a febbraio, con un probabile slittamento a marzo, la prima fase (del primo gennaio) non sarà attuabile se non dal 1 gennaio 2020. questo a causa dei tempi burocratici.
Ma vediamo da vicino quale sarà il procedimento.
Come detto, la prima finestra d’uscita sarà al primo di gennaio.
La seconda al primo di aprile, la terza primo di luglio e l’ultima al primo di ottobre.
Maturando, in una delle 4 finestre la pensione, sulla base 62×38, si potrà fare domanda nei tempi previsti.
Un esempio pratico; chi sarà idoneo alla pensione a marzo, dovrà fare domanda per il 1° Aprile. Chi sarà pronto tra maggio o Giugno slitterà al 1° Luglio e così via.
Le varianti della riforma
Le condizioni variano solo per chi ha un lavoro pubblico. Le finestre d’uscita saranno solo due all’anno.
L’amministrazione in tal senso dovrà dare un preavviso di 6 mesi.
Tutte le delucidazioni sulla riforma quota 100 saranno appurate solo a inizio anno. Per chi volesse recuperare invece le fasi della manovra legga qui.