ROMA – “Carlo Calenda ha variamente dipinto la posizione di Azione. Prendiamo atto dei termini in cui ha parlato di Bardi. E’ difficile riuscire a capire esattamente quali saranno le sue valutazioni finali, ma dal tavolo sono andati via loro. Adesso dobbiamo andare avanti con chi c’è. Noi abbiamo interloquito con tutti. Questo è al momento il punto di caduta più ampio”. E’ quanto dice il responsabile organizzazione del Pd, Igor Taruffi, dopo l’ufficializzazione di Pd, M5S, Avs, socialisti e +Europa, della scelta di candidare alla presidenza della Basilicata Piero Marrese.
Regionali Basilicata, Pd: “Calenda ha lasciato il tavolo, noi dialogato con tutti”
La scelta di Marrese come candidato presidenziale segna un punto di rottura nelle dinamiche politiche tradizionali. La sua candidatura è il frutto di un’inedita collaborazione tra forze politiche che, fino a poco tempo fa, sembravano distanti ideologicamente e strategicamente. Questo segnale di apertura e flessibilità potrebbe essere indicativo di una nuova era politica in cui le alleanze vengono create sulla base di interessi comuni e non necessariamente su affinità ideologiche rigide. Il commento di Igor Taruffi riflette questa nuova realtà politica.
D’altronde, nel panorama politico italiano l’incertezza e la fluidità delle alleanze sono diventate ormai una costante. L’ultima dimostrazione di questo trend si è manifestata proprio con l’ufficializzazione della candidatura di Piero Marrese alla presidenza della Basilicata, sostenuto da una coalizione eterogenea composta da Partito Democratico (Pd), Movimento 5 Stelle (M5S), Azione per l’Italia, Socialisti, e +Europa.