La realtà aumentata conosciuta da molti come VR (ossimoro derivato dal termine inglese virtual reality) è un fenomeno ormai alla ribalta nel mercato video-ludico con consolle come la Sony PlayStation 4 che dà la possibilità ai videogiocatori di interfacciarsi con i propri sensi nel gioco immergendosi nel vivo e in prima persona. Il mercato del gaming non è l’unico settore in cui viene impiegata, altro utilizzo della realtà aumentata è in ambito culturale per musei e siti archeologici per far vivere a chi non ha la possibilità in prima persona di osservare opere monumenti con riproduzioni fedeli e quasi pari all’originale grazie alle nuove tecnologie fotografiche e di imaging .
Cos’è la Realtà Virtuale, in cosa consiste ?
Semplicemente, è un veicolo che permette per sua natura di simulare la realtà effettiva. In termini pratici mediante la virtual reality (VR) il corpo diventa la principale interfaccia con cui andare a maneggiare le informazioni disponibili.
Le caratteristiche della realtà aumentata sono:
- la realizzazione di un ambiente grafico che crei assorbimento e immersione sensoriale all’utente nell’ambiente 3d generato dal computer,
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la creazione di una dimensione che simuli il più fedelmente possibile la realtà grazie alle nuove tecniche di imaging e fotografia.
Affinché si possa usufruire e interfacciarsi con la realtà aumentata c’ è bisogno:
- di un dispositivo di visualizzazione, normalmente un casco o degli occhiali, capaci di visualizzare in due o tre dimensioni le ambientazioni grafiche del computer, permettendo all’utente d’isolarsi dall’ambiente esterno;
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uno o più sensori di movimento (tracker) che tengono traccia dei movimenti dell’utente e li trasmettono al computer, in modo che quest’ultimo possa modificare l’immagine tridimensionale in base ai movimenti e al punto di vista dell’utente.
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auricolari: che trasferiscono i suoni dell’ambiente grafico all’utente.
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guanti: sostituiscono mouse, tastiera, joystick e altri sistemi di input.
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cybertuta una tuta che avvolge il corpo , può simulare il tatto, può realizzare una scansione tridimensionale del corpo dell’utente e trasferirli nell’ambiente virtuale
A seconda della complessità e del grado di immersione e coinvolgimento dell’utente, distinguiamo tre VR:
-Realtà virtuale immersiva: la sensazione di immersione è forte con possibilità da parte dell’utente di immergersi completamente nell’ambiente grafico e di interagire con lo spazio e gli oggetti che lo circondano.
- Realtà virtuale non immersiva (desktop RV): non sviluppa nell’utente coinvolgimento e immersione in quanto si nota l’artificialità dell’ambiente circostante.
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Realtà aumentata: va a sovrapporre le immagini che il computer genera e quelle reali aumentando il contenuto informativo educativo.
Sono innumerevoli le opportunità offerte da questa tecnologia dalla formazione scolastica, alle relazioni sociali, alla terapia medica.
Questa tecnologia di certo non ci permette di curare il cancro, ma se coadiuvata con un algoritmo di apprendimento automatico ci permetterà di diagnosticare la malattia precocemente e gli sviluppi della malattia nel futuro.
Cosa fa il microscopio a realtà aumentata di big “G”?
Il microscopio a realtà aumenta (ARM) acquisisce immagini da una rete neurale addestrata a rilevare cellule cancerose e le pone nel campo visivo del patologo che va ad osservare le immagini analizzate precedentemente dalla macchina.
Attualmente il prototipo di microscopio e stato addestrato a scovare cellule di cancro al seno e alla prostata.
Vantaggi in termini di costi per il servizio sanitario nazionale
La cosa positiva è che non richiede una sostituzione delle attuali attrezzature, poiché basta andare ad affiancare ai microscopi a luce composita già adottati in ospedali, cliniche, centri sanitari una fotocamera digitale che permetterà alla macchina di analizzare e scansionare mediante algoritmo di apprendimento automatico e un display per la realtà aumentata per sovvrappore i risultati digitali alla vista analogica del medico stesso.
Questo nuovo metodo di diagnosi è stato presentato alla riunione annuale dell’Associazione americana per la ricerca sul cancro.
Il responsabile tecnico della ricerca Martin Stumop e Craig Mermel, product manager del Google Brain Team dichiarano in un post sul blog di Google Resarch:
“Riteniamo che Arm possa avere un grande impatto sulla salute globale in particolare per la diagnosi delle malattie infettive, tra cui la tubercolosi e la malaria nei paesi in via di sviluppo.
Inoltre anche negli ospedali che adotteranno metodologie di diagnostica digitale della patologia nel futuro prossimo; ARM potrebbe essere utilizzato in combinazione con metodologie di diagnostica digitale, in cui gli scanner ancora assumono una veste importante o dove e necessario una rapida diagnostica”
Il team di sviluppo di ARM in una precedente ricerca sul metodo del machine learning ha mostrato che l’algoritmo ha raggiunto un attendibilità del 89% nel rilevamento dei tumori risultato più che buono visto che la tecnologia è ancora in sperimentazione e può essere perfezionata ulteriormente. Da sottolineare che un patologo addestrato nella diagnosi di tumori senza andare a considerare il tempo di analisi ulteriore per rilasciare la diagnosi ha ottenuto un punteggio del 73% di attendibilità.