La Cina mette in ginocchio i bitcoin?
Questione bitcoin: la Cina diffida dalle criptovalute, tanto che il loro valore è a meno del 2%. Nel continente asiatico non si fidano di questa valuta.
Una questione ritenuta aleatoria e altalenante a tal punto che il governo sta cercando in tutte le maniere di ostacolare, con mezzi diversi.
La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, ha aggiunto questa tipologia di industria in una sorta di black list, in maniera tale da cercare di vietare questo tipo di attività.
Questo mercato è un’industria davvero molto vasta, basti pensare che il bitcoin consuma circa 42 terawattora di elettricità all’anno; quella che consuma annualmente il Bangladesh per intenderci, e per comprendere la portata di tale fenomeno.
Il boom della criptovaluta e i problemi paralleli
Il bitcoin ha avuto un boom; poi i regolatori hanno iniziato a bloccare gli scambi di criptovaluta. Da inizio aprile è aumentato di oltre il 25%.
I cinesi hanno fatto un vero e proprio giro di vite su quella che è l’estrazione mineraria, riducendo di fatto quella che è l’offerta relativa ai bitcoin, e frenando le speranze di crescita del settore.
Molte persone che credono in questo mercato, chiedono maggiore trasparenza e repressione delle numerose frodi nate in seno a questi mercati.
La criptovaluta ha infatti avuto un’esplosione talmente forte, da far scaturire inoltre un mercato selvaggio all’interno del quale, oltre ad entità serie, si sono insinuate una sfilza di tante altre piccole realtà truffaldine e con scopi non certo buoni e dalle caratteristiche cristalline.
La Cina e la sua azione nella questione Bitcoin
Il governo cinese, conscio di tutte queste difficoltà, o meglio situazioni poco chiare, sta attaccando con forza il bitcoin mining.
Secondo i fautori e sostenitori della criptovaluta, il governo cinese sta facendo anche ostruzionismo solo e unicamente per un motivo molto chiaro.
Non riesce a controllare in maniera sicura il mercato e quindi, non potendo direttamente “mettere mano all’interno dello stesso”, sta tentando in tutti i modi di scoraggiare gli investitori soprattutto del suo Paese.