Osservatori del mercato registrano un boom di produzione olio extravergine d’oliva 2019
Il 2019 è l’anno del rilancio per la produzione dell’olio extravergine d’oliva, sopratutto grazie al netto aumento registrato dalla regione Puglia; dunque, nonostante il livello di emergenza causato dal batterio Xylella, la produzione ha avuto una svolta.
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Scende il Nord, tiene il Centro, mentre cresce il Sud; questo il quadro sintetico generale relativo alla produzione di olio nel 2019. Questo il quadro dipinto dall’indagine eseguita dagli osservatori di mercato. Hanno favorito lo sviluppo dell’olivo il clima caldo ed anche la bassa umidità registrati nel corso dell’estate; quindi la situazione meteo ha contribuito ad evitare gli attacchi della mosca olearia. La produzione dell’olio extravergine d’oliva 2019 sarà, dunque, straordinaria non solo per quantità, ma anche per qualità, che viene classificata come “eccellente”. Le spese sostenute dagli agricoltori nei mesi estivi per l’irrigazione dei campi hanno dato il loro frutto; infatti, entro la metà di ottobre quasi tutte le cooperative e i frantoi d’Italia avranno iniziato la campagna di raccolta.
Produzione olio di oliva Regioni d’Italia
La stima della produzione dell’olio extravergine d’oliva 2019 è eccezionale sin termini di quantità ed anche qualità: circa 330.000 tonnellate di olio a livello nazionale; quindi il dato tende a quasi raddoppiare (+89%) quello dell’anno scorso fermo a circa 175.000 tonnellate.
L’andamento della produzione dell’olio extravergine d’oliva 2019?
A dare slancio alla ripresa sono soprattutto le Regioni del Sud:
- ottima annata per la Puglia (+175%), che da sola produrrà quasi il 60% dell’olio extravergine d’oliva 2019 a livello nazionale;
- bene anche Calabria (+116%) seguita dalla Sicilia (+38%) e dalla Basilicata (+340%).
- inoltre è positiva la situazione della Sardegna (+183%), della Campania (+52%) ed anche del Molise (+40%).
Si conferma critica la situazione del Salento distrutto dalla Xylella.
Mentre è contrastata la produzione dell’olio extravergine d’oliva tra le Regioni del Centro:
- l’Abruzzo sale del 52% e va ancora meglio nelle Marche +63%;
- invece si nota una decisa discesa per Lazio (-19%), Toscana (-20%), Umbria (-28%) e soprattutto Emilia-Romagna (-50%).
Invece non ci sogno segni positivi tra le Regioni del Nord:
- la Liguria segna un -43%;
- ma ancora peggio va in Lombardia ed in Veneto, poiché fanno registrare un -65%.
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