Procreazione assistita gay: "divieto

Procreazione assistita gay: “divieto non illegittimo”

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Procreazione assistita gay: “divieto non illegittimo”

Procreazione assistita gay: “divieto non illegittimo“. La Corte costituzionale ha ribadito che il divieto di procreazione assistita per le coppie gay è legittimo. Lo ha stabilito esaminando le argomentazioni sollevate dai Tribunali di Pordenone e Bolzano sulla legittimità costituzionale della legge n 40 del 2004. Quest’ultima, infatti, vieta alle coppie omosessuali di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

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Procreazione assistita gay. La legge n 40 del 2004

La legge n 40 consente il ricorso alla PMA solo “qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilita’“.

Al termine della discussione le questioni sono state dichiarate infondate e. per comprenderne le motivazioni. occorrerà aspettare che sia depositata la sentenza. La Corte, spiega la nota della Consulta, ha ritenuto che le disposizioni censurate non siano in contrasto con i principi costituzionali invocati dai due Tribunali.

I magistrati hanno scardinato diversi punti di questo ordinamento

Negli anni, i magistrati hanno scardinato diversi punti di questo ordinamento. Tra quelli sovvertiti dalle sentenze ci sono:

-il divieto di fecondazione eterologa (cioè con un donatore esterno alla coppia )

-l’obbligo di impiantare al massimo tre embrioni e tutti insieme

-il divieto di accesso alle tecniche alle coppie fertili

-il divieto di selezione degli embrioni in caso di patologie genetiche.

Le conclusioni dei procedimenti giuridici

Le conclusioni dei procedimenti giuridici hanno di fatto messo in discussione gli stessi capisaldi della legge n 40. A partire dal primo: il ricorso alla fecondazione assistita è consentito solo per le coppie infertili, così recitava l’articolo 1. Due sentenze, dei Tribunali di Roma (2014) e Milano (2015), sollevano questione di legittimità costituzionale in base alla presunta disparità che questa norma introduce a svantaggio delle coppie fertili.

Accolti i ricorsi di coppie non sterili

Sullo stesso argomento i tribunali di Salerno e Cagliari hanno accolto i ricorsi di coppie non sterili, il primo, nel 2010, ammettendo per la prima volta in assoluto alle tecniche di procreazione medicalmente assistita una coppia non sterile.

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

E sempre questo principio viene ritenuto penalizzante dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che, nel 2012, si pronuncia favorevolmente rispetto al ricorso Costa-Pavan.

Fonte Immagine: Depositphotos

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24