Principali domande e risposte sul vaccino anti-Covid-19. Il documento a cura del gruppo vaccini del Simg circa gli interrogativi che il medico si pone
Dubbi, quesiti e incertezze tra i pazienti ecco perché è necessario chiedersi quali sono le principali domande e risposte sul vaccino; questo è infatti lo scopo del documento della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie.
Nella nota della Società italiana inoltre si legge:
Abbiamo dunque una doppia esigenza: da una parte preparare il nostro bagaglio di nozioni, apprendendo i fondamenti più importanti per la nostra attività; dall’altra essere pronti a rispondere in modo chiaro e trasparente ai numerosi dubbi dei nostri pazienti.
I due aspetti sono imprescindibili l’uno dall’altro perché solo con una solida competenza si può effettuare una comunicazione convincente.
In questo contesto diviene indispensabile per il MMG attuare un counselling efficace per favorire l’adesione consapevole dei pazienti alla vaccinazione; il tutto coniugando le esigenze di chiarezza e correttezza scientifica con la necessaria sintesi.
Ecco dunque nel dettaglio domande e risposte (documento nella versione del 29/12/2020):
Quali sono i vaccini anti-covid-19? Quali le loro caratteristiche?
Il Sars-CoV-2 è un virus a RNA della famiglia delle Coronaviridae che codifica 4 proteine.
La proteina S (spike) è una di queste (Dharma et al 2020). Essa rappresenta il mezzo con cui il virus si ancora alle cellule dell’ospite.
E’ inoltre considerata il principale target antigenico del virus.
La maggior parte dei vaccini in corso di studio ha come obiettivo l’immunizzazione del soggetto vaccinato tramite la produzione di anticorpi neutralizzanti nei confronti di questa proteina (Addeia et al 2020).
I candidati vaccini includono quelli:
- basati su acido (mRNA o DNA),
- virus inattivato,
- a virus attenuato,
- subunità proteiche,
- vettore virale (adenovirus umano o di scimpanzè).
Quali dati ci sono sulla sicurezza del vaccino anti-covid19?
In termini di sicurezza, il vaccino Pfizer, nei due mesi di osservazione della sperimentazione di fase 3, ha mostrato dati sovrapponibili a quelli di altri vaccini antivirali.
L’endpoint primario era il rilievo di eventi avversi locali o sistemici.
In particolare, gli eventi avversi sistemici più frequenti sono stati, nell’ordine, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e febbre.
Si sono registrati 4 eventi gravi (paresi della spalla, aritmia parossistica e linfoadenopatia).
Nessuna morte è stata attribuita al vaccino. Il profilo complessivo di sicurezza, nei limiti dei due mesi di osservazione, si è dimostrato molto buono (Polack et al NEJM 2020).
I pazienti che hanno avuto il covid19 dovranno essere sottoposti a vaccinazione?
L’efficacia sia del vaccino BNT162b2 mRNA di Pfizer che di quello mRNA 1273 di Moderna è stata valutata soprattutto in individui senza precedente evidenza di malattia COVID-19 e in molti lavori i pazienti con precedente infezione sono stati esclusi dagli studi di fase 3.
Nel piccolo sottogruppo di quelli con storia documentata di infezione prima della vaccinazione si sono verificati pochissimi casi di COVID-19 confermato (più casi nel gruppo placebo rispetto al gruppo vaccino).
Ad oggi i dati disponibili non sono però sufficienti per trarre conclusioni sui benefici in questi individui; ma suggeriscono comunque che questo gruppo può essere a rischio di reinfezione e potrebbe trarre beneficio dalla vaccinazione (FDA dec 2020.)3-4
Nel nostro paese il piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV2 non prevede l’inserimento di questi soggetti nei gruppi prioritari che riceveranno il vaccino nella prima fase.
Pazienti dovranno firmare un consenso informato?
Anche questo vaccino prevede il consenso del paziente a cui verrà proposto. Il modulo da leggere attentamente, compilare e firmare è disponibile anche online.