Arrivano buone notizie dagli Stati Uniti, dove è partito il primo test con anticorpi COVID-19 sull’uomo. Se questi test andranno a buon fine, presto potrebbe essere finalmente disponibile il vaccino contro il coronavirus.
Primo test con anticorpi COVID-19 sull’uomo: lo studio negli Stati Uniti
Il trattamento è stato sviluppato dal sangue di un paziente contagiato dal COVID-19 che si è poi ripreso dalla malattia a febbraio. Di conseguenza, dopo essere guarito, il suo sistema immunitario ha sviluppato un’immunità al coronavirus. Questo è quanto riportato dal MIT Technology Review. Dunque, l’idea è quella di produrre gli anticorpi necessari per avere una protezione contro il virus e di somministrarli ad altre persone per garantire un aumento temporaneo dell’immunità. Esistono diversi team e aziende farmaceutiche che lavorano ai trattamenti sugli anticorpi.
Tuttavia questo, un progetto congiunto della società farmaceutica Eli Lilly e della società biotecnologica AbCellera, è il primo ad essere testato su esseri umani. Si tratta di una pietra miliare importante nel garantire non solo un aiuto per bloccare il coronavirus, ma anche per evitare effetti collaterali sui pazienti a lungo andare. In ogni caso, le speranze sono buone. Se tutto procede secondo i piani, il trattamento potrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno. Il fatto di aspettare sino a fine anno può sembrare un tempo troppo lungo.
Tuttavia, è uno dei trattamenti antivirali più veloci se confrontato ad altri. Infatti, il coronavirus è ancora poco compreso dagli studiosi e dagli sviluppatori di farmaci. Di conseguenza molti dei team che lavorano su vaccini e altri trattamenti con anticorpi sono ancora nelle prime fasi precliniche del loro lavoro. Ci sono ancora molte sfide da affrontare per questo farmaco sperimentale. Non vi è alcuna garanzia che questo o i test futuri avranno successo. Dunque, rimangono domande difficili a cui rispondere. Prima tra tutti su chi potrà assumere i primi lotti limitati del farmaco se si dimostrerà efficace.
Fonte foto: pixabay
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