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Premio Turing, i Nobel dell’informatica

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Premio Turing, i Nobel dell’informatica. Assegnati i prestigiosi riconoscimenti ai pionieri dell’intelligenza artificiale

Finanziato da Google, il premio Turing, quest’anno ha privilegiato i geni che stanno aprendo una nuova strada (pratica) alle macchine.

L’intelligenza artificiale inizia a parte quindi della nostra realtà, basta pensare agli esperimenti delle automobili self driving.

Premio Turing dunque a tre grandi ricercatori:

  • Yoshua Bengio, dell’Università di Montreal (Mila – Quebec AI Institute),
  • Geoffrey Hintondell’Università di Toronto (Google, Vector Institute),
  • Yann LeCun, della New York University.

Cos’è il Premio?

L’A.M. Turing Award (in italiano, premio Turing) è un premio, assegnato annualmente dalla Association for Computing Machinery (ACM), ad una personalità che eccelle per i contributi di natura tecnica offerti alla comunità informatica; in particolare per progressi che siano duraturi e di elevata importanza tecnica.

l vincitore è invitato a tenere una lezione in occasione della premiazione, in seguito pubblicata su un periodico scientifico dell’ACM.

A partire dal 2007 inoltre il vincitore riceve un premio in denaro: fino al 2013 ammontava a 250.000 dollari statunitensi ed era offerto da Intel e Google; dall’edizione 2014 la cifra è offerta solo da quest’ultima ed è salita a un milione.

Anche una donna nell’albo dei vincitori: Frances E. Allen della IBM nel 2006, dopo 40 anni dall’istituzione del premio.

Il Premio Turing all’intelligenza artificiale: ma come si può definire l’Ia?

Iniziamo col dire che essa nasce con il personal computer nel 1956; questo perchè, come spiega il sito Intelligenza Artificiale:

“E’ un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di sistemi sia hardware che software.

Esse permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche che vengono considerate tipicamente umane quali, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.

Il suo utilizzo non è comunque lontano dalla realtà quotidiana ad esempio i riconoscimenti vocali sugli smartphone, sono applicazioni quotidiane per cercare qualsiasi tipo di informazioni.

Altro uso quotidiano dell’Intelligenza artificiale è nell’uso dei giochi specie gli scacchi; i quali, a loro volta, sono stati importanti per generare algoritmi per l’apprendimento.

Foto: Foto di Gerd Altmann da Pixabay


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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24