Pensioni novità 2023: tre uscite per i lavoratori precoci, date e requisiti

Pensioni novità 2023: tre uscite per i lavoratori precoci, date e requisiti

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Le pensioni continuano ad essere un tema molto caldo. Tra le ultimissime novità spicca il pensionamento anticipato. Il 2023 apre letteralmente tre finestre d’uscita per tutti coloro che vorrebbero lasciare il lavoro prima dell’età prevista dalla Legge Fornero. Ricordiamo che, allo stato attuale, vi sono appena due occasioni. Si tratta di una gradita notizia che toccherà da vicino tutti quei lavoratori che hanno incominciato a darsi da fare prima di compiere 19 anni.

Requisiti e date delle tre finestre per la richiesta di pensione anticipata

Partiamo all’istante spiegando brevemente quali sono i requisiti che consentiranno ai lavoratori precoci di andare in pensione proprio quest’anno. Chi ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro prima del 19esimo anno d’età, dovrà sincerarsi di aver accumulato almeno 41 anni di contributi. Questo significa che anche un 59enne potrà fare domanda di pensionamento, qualora abbia i due requisiti indicati poco prima. Ci saranno ben tre finestre per presentare la richiesta. La prima è stata lo scorso 31 marzo. La seconda è prevista per il prossimo 25 luglio mentre la terza non oltre il giorno 30 novembre 2023.

Pensioni, altre novità: resta in vigore Quota 103, Opzione Donna potrebbe cambiare

Nel frattempo, lo ricordiamo, fino alla fine di quest’anno rimane in vigore Quota 103, la quale consentirebbe di andare in pensione con circa 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età anagrafica. L’esecutivo vorrebbe mettere in atto Quota 41, la quale si focalizza in modo particolare sugli anni contributivi (41 appunto) e non guarda l’età anagrafica. Intanto Cisl, Uil e Cgil continuano a lottare affinché venga concessa l’uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni d’età. Tra i temi toccati dai sindacati troviamo in modo particolare Opzione Donna, che si auspica possa tornare alla sua versione originaria, vale a dire con 35 anni contributivi e i 58 o 59 anni d’età anagrafica. A tal proposito si parla di una serie di modifiche che dovrebbero essere lanciate nel 2024.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24