Orso Marsicano, nati undici cuccioli nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
La tutela della flora e della fauna nell’ambito di una sana politica di difesa dell’ambiente ha portato anche, purtroppo, allo studio delle specie animali in via di estinzione nei territori italiani.
Alcuni scienziati americani hanno infatti lanciato un grido di allarme per quanto riguarda la Regione Abruzzo.
Essi hanno denunciato dunque i saltuari massacri perpetrati contro l’orso marsicano, il più grande plantigrado ancora esistente in Abruzzo.
Purtroppo, l’orso marsicano è considerato fra i più grandi nemici degli allevamenti di bestiame, che costituisce uno degli elementi trainanti della politica agricola abruzzese.
E anche delle arnie di api, dalle quali l’orso razzia il miele di cui è particolarmente ghiotto…
Considerato il grave rischio di estinzione che correva la specie, sono state perciò adottate tutte le necessarie misure di repressione della caccia abusiva.
Si è favorita, altresì la loro conservazione, anche attraverso l’immissione di idonea alimentazione nei percorsi rilevati.
Orso Marsicano – la misure di prevenzione in Abruzzo
L’Abruzzo, considerata da molti anni la Regione Verde d’Italia o se vogliamo la Regione dei Parchi, ha da sempre, attraverso gli stessi Parchi e tanti altri Enti, condotto una politica di preservazione dell’orso marsicano, attuandola con tutte le sinergie possibili e con una idonea azione di coordinamento di tutti gli Enti ed Istituzioni preposti alla tutela dell’ambiente.
I diversi Parchi hanno monitorato, rilevato e, addirittura contato quanti esemplari sono presenti in ciascun territorio di competenza.
Un’operazione complicata effettuata seguendo i resti della loro alimentazione, delle loro feci, le orme.
Oppure persino ricostruendo i loro percorsi abituali, che poi, non sono proprio tali, in quanto gli orsi percorrono centinaia di chilometri.
Protagonista di tali “passeggiate” è soprattutto il maschio che sente la presenza della femmina in calore anche a decine di chilometri e tenta di raggiungerla.
E lo fa muovendosi, abitualmente la notte, ma non disdegnando le ore del giorno.
Un loro avvistamento non costituisce proprio pericolo, basta non disturbarli e allontanarsi cautamente, senza insospettire l’animale.
Orso Marsicano – le nuove aree faunistiche
Recentemente infatti sono state realizzate diverse aree faunistiche per la preservazione della specie; Ursus arctos marsicanus unica morfologicamente, se li si vuole paragonare ad altri esemplari esistenti nel resto dell’Europa.
Zone ben recintate (considerata la loro enorme forza) ospitano diversi orsi che costituiscono anche la base per la loro preservazione favorendo il loro accoppiamento.
Il parco della Majella, a tal proposito, ha annunciato la nascita di tre piccoli di orsi marsicani che escono dalla loro tana sotto l’amorevole sguardo della madre che insegna loro cosa mangiare e come cacciare
Non solo, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha anche annunciato la nascita di altri 11 cuccioli.
Questi episodi premiano lo sforzo di tutti gli operatori del settore al fine della preservazione dell’orso marsicano e costituisce una valida risposta a quanti da molti anni sono contro l’orso denunciando i noti danni che, putroppo, spesso causano.
I piani d’azione degli enti pubblici
Ben venga la politica del PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) , rivolta a tanti enti pubblici e istituzioni.
Questo è un progetto ambizioso, che prevede lo stanziamento di molti fondi per la creazione di aree protette e per lo studio della presenza, dei percorsi e delle abitudini di questo animale, dalle molteplici e curiose abitudini, che spesso accetta benevolmente la presenza dell’uomo, tanto da indurlo ad addentrarsi anche nei centri abitati con molta sicurezza.
Bisogna lavorare con ogni mezzo a favore dell’orso.
Anche per e la tutela del patrimonio ambientale, parlando in ogni luogo e, specialmente nelle scuole di ogni ordine e grado, sia di educazione ambientale che della prevenzione per la tutela della spece.
Il fenomeno degli incendi estivi è causa anche di innaturali migrazioni della fauna presente nelle zone incendiate.
Tutte le popolazioni locali, che costituiscono il presidio del territorio, sono quindi chiamate alla funzione di tutelare la biodiversità ambientale.
Un grande lavoro svolto giornalmente in maniera egregia dagli Enti Parco presenti in Abruzzo, a cui va tutto il nostro apprezzamento e la nostra stima.
Intanto l’Orso Marsicano continua la sua lotta all’estinzione che speriamo sia sempre più lontana…
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La foto nell’articolo è tratta dall’account Twitter ufficiale del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
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