Orforglipron: Un nuovo trattamento orale per l'obesità

Orforglipron: Un nuovo trattamento orale per l’obesità

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L’Obesità: Un Approfondimento sul Trattamento e l’Orforglipron

L’obesità è una condizione cronica molto diffusa tra la popolazione mondiale. La patologia ha un effetto non solo sui pazienti, ma anche sui sistemi sanitari e l’economia in generale, dato colpisce più di 1 miliardo di persone in tutto il mondo.

Trattamento dell’obesità: Linee guida e Farmaci

Esistono delle linee guida dettate dalla clinica per la gestione dell’obesità. Spesso si sceglie un trattamento con farmaci che permettono una buona gestione del peso sia per adulti obesi che per soggetti in sovrappeso e che magari presentano anche altre condizioni associate. Gli agonisti del recettore GLP-1 (Glucagon Like Peptide-1) sono sempre più utilizzati come classe di farmaci. Queste sostanze mimano l’azione dell’incretina. L’ormone in particolare promuove la perdita di peso andando a ridurre l’appetito e ritardando lo svuotamento dello stomaco. In questo modo si favorisce un miglioramento del bilancio energetico. Diverse prove che vedono protagonisti gli agonisti del recettore GLP-1 in formula iniettabile hanno mostrato una buona efficacia a lungo termine.

Attualmente solo due agonisti del recettore del GLP-1 sono stati approvati per la gestione del peso e sono liraglutide (3,0 mg una volta al giorno) e semaglutide (2,4 mg una volta alla settimana). Questi trattamenti mostrano un’ottima efficacia, ma si tratta di formulazioni iniettabili. Quest’ultimo dato li rende poco accettabili da parte dei pazienti.

Ciò che serve è un’alternativa, di pari efficacia, a queste formulazioni iniettabili al fine di rendere la terapia per la gestione del peso più accettabile e più facilmente gestibile.

Risultati dello Studio sull’Orforglipron

L’orforglipron è un non-peptide agonista del recettore del GLP-1 da assumere per via orale una volta al giorno. Si tratta di un farmaco in fase di sviluppo proprio per la gestione del peso e il trattamento del diabete di tipo 2.

Un nuovo studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza della molecola in adulti con obesità o sovrappeso con almeno una condizione coesistente correlata al peso e senza diabete. I partecipanti sono stati reclutati in Canada, negli Stati Uniti e in Ungheria. La popolazione studiata comprendeva uomini e donne con un’età tra i 18 e i 75 anni. Parliamo di soggetti con obesità o sovrappeso ed almeno una delle seguenti condizioni correlate al peso: ipertensione, dislipidemia, malattie cardiovascolari o apnea notturna. Un criterio di esclusione è stato la presenza di diabete.

Da settembre 2021 a fine novembre 2022, un totale di 272 partecipanti sono stati sottoposti a randomizzazione.

L’età media dei partecipanti era di 54,2 anni. La maggior parte dei soggetti reclutati erano donne (59%) e bianche (91%). Il peso corporeo medio era di 108,7 kg, mentre il BMI medio era 37,9.

In modo casuale con i partecipanti si sono formati due gruppi. Uno di questi ha ricevuto il trattamento con  orforglipron alla dose di 12 mg, 24 mg, 36 mg o 45 mg per 36 settimane. Un altro gruppo ha invece ricevuto il placebo una volta al giorno per 36 settimane. Inoltre, dalle coorti che hanno ricevuto 36 mg e 45 mg di farmaco si sono ottenuti due sottogruppi, che avevano un inizio diverso e schemi di aumento della dose.

Il periodo di prova consisteva in uno screening di 2 settimane e un periodo iniziale, poi un periodo di trattamento di 36 settimane, seguito da un periodo di follow-up di 2 settimane.

Durante tutto il periodo dello studio, il personale ha fornito ai partecipanti una vera e propria educazione per un’alimentazione sana e per l’esercizio fisico.

Della popolazione reclutata per lo studio, 235 partecipanti (86%) hanno completato il percorso e 207 partecipanti (76%) hanno completato l’orforglipron assegnato o il placebo.

L’endpoint primario era la variazione percentuale del peso corporeo rispetto al valore di riferimento basale alla settimana 26. Gli endpoint secondari erano diversi. Uno di questi era la variazione percentuale del peso corporeo rispetto al valore basale alla settimana 36.  Ma ancora tra i risultati valutati c’erano la variazione assoluta del peso corporeo rispetto al valore basale, il BMI e la circonferenza della vita alla settimana 26 e alla settimana 36, le riduzioni di peso di almeno il 5% e almeno il 10% entro la settimana 26 e la settimana 36. Altre valutazioni finali includevano una riduzione del peso di almeno il 15% entro la settimana 26 e la settimana 36.

Adulti obesi le Prospettive Future del farmaco orforglipron

L’orforglipron è stato associato ad una riduzione dose-dipendente del peso corporeo alla settimana 26. La riduzione del peso non si è fermata, ma è continuata fino alla settimana 36. Dunque, questo effetto del farmaco è stato continuo. L’uso di orforglipron ha dato luogo anche ad una diminuzione dell’indice di massa corporea e della circonferenza vita rispetto a quelli che erano i valori iniziali.

Inoltre, c’è stato un cambiamento clinicamente significativo nella pressione arteriosa sistolica tra i partecipanti che hanno ricevuto orforglipron, mentre non è stato così per la diastolica.

L’uso del farmaco è stato vantaggioso anche osservando le variazioni dei livelli dei lipidi a digiuno.

Tra gli effetti avversi si annoverano sintomi gastrointestinali di gravità lieve o moderata, verificatisi durante l’aumento della dose. Si è trattato di eventi transitori che si sono risolti senza ricorrere all’interruzione del trattamento.

Fonte: Daily Oral GLP-1 Receptor Agonist Orforglipron for Adults with Obesity

 

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Autore dell'articolo: Eliana Pellegrino