ROMA – Operazione contro il gruppo Telegram “Basta dittatura”: perquisizioni in tutta Italia con la polizia che è entrata in azione contro 18 attivisti No green pass/No vax. I decreti di perquisizione sono stati eseguiti dalla polizia di Stato di Torino dopo le indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione.
Le complesse attività che ne sono conseguite, svolte congiuntamente dalla polizia postale e dalla Digos di Torino, sono state condotte per diverse settimane monitorando h24 il canale divenuto polo principale nell’organizzazione di proteste violente in tutto il territorio nazionale. Gli indagati avevano partecipato alla chat Telegram istigando sistematicamente all’uso delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il premier Draghi; obiettivi ricorrenti sono stati inoltre le forze dell’ordine, medici, scienziati, giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di “asservimento” e di “collaborazionismo” con la “dittatura” in atto.
Operazione contro il gruppo Telegram “Basta dittatura”: perquisizioni in tutta Italia
Presa costantemente di mira con pesanti insulti anche tutta quella parte di popolazione che, vaccinandosi e osservando le regole di protezione personale, ha accettato di rendersi “schiava” dello Stato. Molti dei perquisiti sono già noti alle forze dell’ordine, ma non mancano anche soggetti incensurati.
L’operazione ha coinvolto 16 città: Pescara, Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino e Varese. Le eventuali responsabilità degli indagati verranno approfondite dall’autorità giudiziaria competente che ha ravvisato nei loro confronti reati come istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e istigazione a disobbedire le leggi.