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Omicidio Pozzi: il giudice chiede l’ergastolo per la figlia

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Per l’omicidio di Maurizio Pozzi, l’accusa ha chiesto l’ergastolo per la figlia. Oggi, il Pm Antonia Pavan ha chiesto, nel processo con formula di rito abbreviato a carico di Simona Pozzi, il massimo della pena. La 47 enne figlia del commerciante di scarpe di 69 anni, Maurizio Pozzi è stata accusata di essere la mandante dell’efferato omicidio. Il delitto avvenuto è in via Carli, nel quartiere Affori di Milano, lo scorso 5 Febbraio 2016.

 Omicidio Pozzi….la vicenda

Una vicenda a tinte forti, un omicidio crudele e inspiegabile quello di Maurizio Pozzi, noto imprenditore della Milano bene e titolare di un avviato punto vendita di scarpe e accessori. Già durante la requisitoria erano emersi particolari agghiaccianti. La donna accusata somministrava dosi massicce di psico – farmaci, in particolare Benzodiazepine al congiunto. A detta sua: ” Per tenerlo buono ed evitare sfuriate aggressive che aveva quando si arrabbiava”. Tra l’altro, Simona Pozzi, il cui padre aveva affidato la gestione di scarpe era incaricata di ritirare tutta la posta dei genitori, ignari che stesse accumulando parecchi debiti e che occasionalmente falsificava  i documenti bancari che poi mostrava.

Il delitto

Quel 5 Febbraio, Maurizio Pozzi, titolare dell’omonimo esercizio commerciale, nel quale lavorava anche la figlia era tornato a casa nel pomeriggio. Il corpo senza vita dell’uomo, poi rinvenuto dalla moglie  giaceva nella camera da letto, con otto ferite lacero contuse alla testa, inferte presumibilmente con un oggetto contundente. Inizialmente, gli inquirenti pensarono ad una caduta accidentale. Poi, piano piano e dopo il risultato dell’autopsia, l’ipotesi  di un vero e proprio assassinio aveva preso sempre più piede. I sospetti con il passare delle settimane si sono  concertati sulla figlia.

L’accusa

La donna è accusata, di avere già tre anni prima del fatto tentato di uccidere il genitore. La vittima fu aggredita presso il parcheggio di casa sua, a Pizzatorre in Provincia di Bergamo, nel settembre 2013. Per questo episodio la magistratura ha già condannato  a Bergamo Pasquale Tallarico, un pregiudicato milanese, che si era auto accusato. L’uomo aveva indicato come mandante proprio Simona Pozzi.

L’udienza

L’udienza milanese oggi si è tenuta davanti al Gup Alessandra del Corvo. Il precedente Gup dichiarato incompatibile avendo utilizzato alcuni atti in fase di indagine ha lasciato l’incarico.  L’avvocato Filippo Carimati ,che difende Simona Pozzi ha dichiarato: ” La mia cliente è assolutamente estranea ai fatti e resta fiduciosa nella giustizia”. Il procedimento penale è comunque rinviato all’8 Gennaio prossimo. In quella data concluderanno le difese. Ma un vero e proprio verdetto di colpevolezza sembra ancora lontano. Un giallo a tinte fonti. Un caso che ha sconvolto la Milano bene. Parecchi punti ancora da chiarire.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24