Nuovo stop all’eliminazione dell’Obamacare, la riforma sanitaria americana voluta dal precedente presidente americano Barack Obama. Per Donald Trump è una sconfitta politica clamorosa, la seconda. Difatti, la prima votazione era stata posticipata per la mancanza di voti favorevoli. E la seconda prova non ha ottenuto risultati migliori: non piace ai repubblicani del Senato, che non intendono votare contro la riforma. I numeri dei repubblicani favorevoli al Trumpcare sarebbero 47, contro i 52 a favore dell’Obamacare. Sui 100 totali, mancherebbe il voto di John McCain, ricoverato in ospedale per un problema all’occhio, e a favore dell’eliminazione.
Verso l’eliminazione completa dell’Obamacare, ma è giallo sui numeri
Il presidente Trump, che sull’eliminazione dell’Obamacare ci aveva puntato parte della sua campagna elettorale, andrebbe ora verso la sola eliminazione della riforma, senza però sostituirla. Questa decisione, però, lascerebbe senza assicurazione sanitaria milioni di persone che l’avevano ottenuta grazie alla legge dell’amministrazione democratica.
«Abolitela e ricominciate da zero. I democratici si uniranno a noi» ha twittato il magnate americano, conscio del fatto che un accordo tra i repubblicani per una nuova riforma pare impossibile al momento. Dubbioso sulla riuscita di questo obiettivo anche Mitch McConnell, capo della maggioranza dei repubblicani al Senato e da sempre contrario alla riforma democratica.
Riforma di Trump troppo simile all’Obamacare
Alcuni repubblicani hanno giustificato il loro No all’eliminazione della riforma semplicemente perché troppo simile all’Obamacare. Inoltre, molti senatori hanno potuto concedere l’assistenza sanitaria ai poveri del loro stato federale proprio grazie a questa riforma, tramite la Medicare, l’assistenza alle persone in difficoltà economica.
Se Trump riuscirà ad eliminare la riforma, non è dato saperlo. Unica certezza è che sarà molto difficile e impegnativo.
Fonte: Repubblica