Nuovo governo ancora da definire. Continuano le trattative tra Giorgia Meloni e gli altri partiti del centrodestra per la nascita del nuovo esecutivo. Questa settimana sarà decisiva per la formazione delle nuove Camera. Entro domenica o lunedì saranno eletti i due presidenti e si costituiranno i gruppi parlamentari. La settimana prossima il Capo dello Stato darà il via alle consultazioni ufficiali, prima di assegnare l’incarico alla presidente di Fratelli d’Italia. Tappe veloci, almeno nelle intenzioni di Sergio Mattarella, quelle che dovranno portare alla nascita del governo.
Verso il nuovo governo
Il prossimo 13 ottobre si riuniscono le Camere. E già sulla votazione dei due presidenti si potrà capire in che misura Meloni deciderà di ricompensare Forza Italia e Lega. In linea teorica, se tutto andrà per il verso giusto, le Camere entreranno in piena funzione il prossimo 15 ottobre. E così nei giorni seguenti sarà il Quirinale il vero ago della bilancia, con la pratiche delle consultazioni, formula rituale prima della nascita di ogni esecutivo.
Sergio Mattarella ha intenzione di procedere a ritmi serrati. I suoi intenti sono chiari: dare quanto all’Italia un governo nel pieno delle sue funzioni. A questo infatti spetteranno questioni cruciali, come la Legge di Bilancio e i dossier più scottanti, come il caro energia e il Pnrr. Per questo motivo si prevede che il Capo dello Stato inizi a convocare i partiti a partire dal prossimo 18 ottobre.
Le consultazioni di Mattarella
Secondo molti analisti i tempi per le consultazioni potrebbero essere rapide. Questo perché i voti degli italiani hanno prodotto un Parlamento dai contorni ben definiti. Esiste una solida maggioranza parlamentare e il centrodestra può giocare in tranquillità le sue carte. A Giorgia Meloni dunque spetterà con grande probabilità l’incarico di formare il nuovo governo. Sarà importante anche capire se i tre leader del centrodestra andranno insieme al Quirinale oppure separati.