Oggi 12/10/2018 entra in vigore il Regolamento Europeo 2014/94 sulle nuove sigle per i carburanti: Benzina, Diesel e Gpl.
Ogni stazione di rifornimento dovrà indicare sia sul distributore che sulla pistola della pompa le nuove sigle per i carburanti; questo a seguito dell’attuazione del regolamento europeo 2014/94 recepito in Italia con Decreto Legislativo 2017.
Le nuove sigle per i carburanti ed il Regolamento Europeo 2014/94
I combustibili sintetici, che sostituiscono diesel, benzina e jet fuel, possono essere prodotti a partire da diverse materie prime.
Per quanto riguarda i combustibili diesel sintetici paraffinici, quali oli vegetali idrotrattati (HVO) e diesel Fischer-Tropsch, sono fungibili; infatti possono essere miscelati con combustibili fossili diesel ad un tasso di miscelazione molto alto od usati puri in veicoli diesel esistenti o futuri.
Invece i combustibili sintetici che sostituiscono la benzina possono essere miscelati con la benzina ed usati con l’attuale tecnologia apportando adattamenti. Il metanolo può essere usato anche per la navigazione interna o marittima a corto raggio.
I combustibili sintetici e paraffinici possono ridurre il ricorso alle fonti di petrolio nella fornitura di energia per il trasporto.
Il GPL è un combustibile alternativo derivato dal trattamento del gas naturale e della raffinazione del petrolio; ha una minore impronta di carbonio e emissioni inquinanti significativamente minori rispetto ai combustibili convenzionali. Il bio GPL ottenuto da varie fonti di biomassa dovrebbe emergere come tecnologia economicamente
valida a medio lungo termine.
Le nuove sigle per i carburanti e lo scopo del Regolamento Europeo 2014/94
Considerando la crescente diversità dei combustibili e la crescita costante della mobilità stradale è necessario fornire agli utilizzatori dei veicoli informazioni chiare sui combustibili disponibili.
Quindi lo scopo è quello di consentire agli utenti di scegliere in maniera corretta il carburante adatto al proprio veicolo in tutta Europa; le etichette sono apposte anche in prossimità del bocchettone di rifornimento sui nuovi veicoli.
Le nuove sigle per i carburanti ed i combustibili alternativi secondo il Regolamento Europeo 2014/94
Il Regolamento Europeo 2014/94 considera combustibili alternativi quelli che fungono, anche in parte, da sostituti delle fonti di petrolio fossile. Essi comprendono, tra l’altro:
- elettricità;
- idrogeno;
- biocarburanti;
- combustibili sintetici e paraffinici;
- gas naturale;
- gas di petrolio liquefatto (GPL).
Nuove sigle per i carburanti Benzina, Diesel e Gpl: le etichette
Le etichette saranno applicate:
- sui veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati a partire dal 12 ottobre 2018;
- sulle pompe di rifornimento benzina, gasolio, idrogeno (H2), gas naturale compresso (GNC), gas naturale liquefatto (GNL), gas di petrolio liquefatto (GPL).
In caso di dubbi su quale sia il tipo di carburante più adatto al veicolo è necessario contattate la concessionaria.
Le forme, le lettere ed i numeri:
- circolare e lettera E per la benzina;
- quadrata e lettera B per il diesel;
- rombo e lettere LPG, LNG, CNG, H2, per il Gpl ed altri combustibili gassosi.
Compaiono anche i numeri ad indicare la percentuale ecologica.
Per la benzina il numero indica la percentuale di etanolo contenuta (E5, E10 o E85, quindi 5%, 10% o 85% di combustibile verde). Comunque in Italia non viene distribuita benzina addizionata con etanolo, quindi l’unica sigla prevista è la ‘E’.
Invece per il diesel il numero indica la percentuale di biodiesel (B7 o B10 quindi 7% e 10%); mentre XTL è del gasolio sintetico non derivante dalla raffinazione del greggio.
Poi i carburanti gassosi sono indicati con H2 per l’idrogeno; CNG per il gas naturale compresso; LPG per il Gpl.
Ed infine LNG il gas naturale liquefatto.
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