Nuova Champions League dal 2024: ecco le novità. La Coppa dalle grandi orecchie si appresta a una vera rivoluzione
Passare da otto gironi da quattro squadre a quattro gruppi con otto squadre, simile dunque all’Eurolega di basket: una delle ipotesi per la nuova Champions League dal 2024.
Di questo si parla in alcuni incontri a Roma, tenuti dalla Uefa, per rivoluzionare la manifestazione per club.
Non solo cambio dei gironi ma anche novità sul VAR: il sistema di assistenza all’arbitro nel prendere decisioni su casi dubbi, sarà operativo già dagli ottavi di finale della prossima settimana.
Inoltre l’arbitro dovrà spiegare in vivavoce all’intero stadio qual è il dubbio da valutare e la sua decisione finale.
Questo attraverso un un’infografica che, nel giro di due anni, dovrebbe mostrare sui videotabelloni degli stadi la completa azione analizzata dalla Var.
Nuova Champions League dal 2024 ma qualcosa cambia prima
il rieletto presidente Uefa Aleksander Ceferin ha stabilito che dalla stbilito che, dalla stagione 2020-21, il gol in trasferta nelle coppe europee potrebbe non valere più doppio.
Niente più calcoli: ogni rete in casa e fuori varrà uno e alla fine passerà il turno la squadra che avrà segnato di più.
Al Corriere della Sera così Zbigniew Boniek, presidente della Federcalcio polacca e membro dell’esecutivo Uefa:
È una regola vecchia e ingiusta e non ha più senso.
Dove guardare la Champions? La Uefa pensa a un canale: Uefa Tv dove trasmettere tutte le partite.
Gli attuali contratti scadranno a giugno 2021, poi la Uefa deciderà se vendere i diritti ai broadcaster, far abbonare gli spettatori direttamente oppure entrambe le cose.
La platea stimata è di 2 miliardi di persone che potrebbero generare un giro d’affari di 50 miliardi.
Infine: sì alla nuova Champions League dal 2024 no alla Superlega
Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin:
Fino a quando io e Andrea Agnelli saremo a capo delle nostre rispettive organizzazioni non ci sarà nessuna Superlega, questo è un dato di fatto.
Il presidente dalla Juventus è infatti a capo ell’Eca, l’organizzazione che riunisce i club di calcio europei, da sempre contrario all’idea
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