Arrestati cinque amministratori di centri diagnostici convenzionati tra Napoli e Caserta, ed un medico di base. L’imputazione a loro carico è quella di associazione per delinquenza finalizzata alla truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.
Questa mattina, tra Napoli e Caserta sono state arrestate sei persone, tra medici di base ed amministratori di centri convenzionati di diagnostica. L’imputazione è quella di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Gli arrestati chiedevano rimborsi per prestazioni mai effettuate.
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La vicenda
I Carabinieri della Compagnia di Bagnoli, stamattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura. Le indagini, però, sono partite dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Posillipo, che grazie all’aiuto della Procura di Napoli, hanno ricostruito tutti i passaggi della truffa ai danni del Servizio Nazionale.
Le operazioni messe in atto dagli amministratori e dal medio di base arrestato, erano finalizzare al ricevimento di rimborsi per prestazioni sanitarie come Tac o Risonanze Magnetiche, considerate di un elevato valore economico, che, però, non venivano realmente effettuate. I capi di imputazione vanno dal riciclaggio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, fino ad arrivare a quella più grave: associazione a delinquere per truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Ora, posti sotto custodia cautelare dovranno rispondere alle domande degli inquirenti.