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Mieloma multiplo, nuove speranze dalla scienza

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Mieloma multiplo, nuove speranze dalla scienza. Novità importanti circa la possibilità di guarire da questa grave patologia

Il mieloma multiplo, tra le malattie tumorali più gravi, potrebbe essere sconfitto grazie alla CAR-T.

Cioè una terapia basata sulle cellule del sistema immunitario del paziente prelevate e ingegnerizzate per “armarle” contro il tumore.

In un primo studio infatti ila terapia ha dimostrato di raggiungere una risposta terapeutica nel 100% dei casi; con una risposta molto buona o migliore nell’86% dei pazienti e parziale nel 14%.

Lo studio ha riguardato 29 pazienti colpiti dalla patologia che non ha risposto alle cure o si è ripresentato

L’obiettivo è dunque valutare l’efficacia di una CAR-T mirata alla molecola BCMA delle cellule immunitarie di tipo B

I risultati preliminari dello studio sono stati presentati al Congresso Annuale dell’American Society of Hematology da Janssen, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson.

Paolo Corradini, direttore della struttura di ematologia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Università degli Studi di Milano e Presidente SIE ha dichiarato:

Lo studio con la CAR T cell anti BCMA della Janssen ha mostrato dei risultati davvero molto promettenti.

I risultati in termini di risposte globali e risposte complete (69%) sono davvero molto alti.

Ciò fa sperare che questo tipo di risposta possa essere duraturo cambiando il trattamento nel mieloma multiplo ricaduto. 

Di cosa si tratta

E’ un tumore del sangue con esordio nel midollo osseo; dai dati Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici) risulta inoltre essere il secondo tumore del sangue più diffuso.

Interessa per lo più soggetti di età superiore ai 60-65 anni, con un’incidenza lievemente maggiore negli uomini rispetto alle donne.

Il sintomo principale del mieloma multiplo è il dolore osseo, per lo più localizzato a livello del costato, della schiena e delle anche.

La malattia spesso è caratterizzata da un’insufficienza renale o da livelli elevati di calcio nel sangue, in conseguenza dell’invasione delle ossa da parte delle cellule maligne.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24