ROMA – Compattare i ranghi del centrodestra dopo la pausa estiva e discutere le “priorità” della manovra, cercando di evitare divisioni. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che convoca per mercoledì a Palazzo Chigi i capigruppo della maggioranza. Un “normale confronto”, sottolineano fonti di governo, in un clima di “grande collaborazione” tra governo, maggioranza e partiti che la compongono. Alla riunione, in programma per le 18, saranno presenti anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre ai ministri competenti, in testa il titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Certo la legge di bilancio si preannuncia complessa, vista la scarsità delle risorse a disposizione. Giorgetti, parlando a Cernobbio, ha annunciato una manovra “prudente e che tenga conto delle regole di finanza pubblica”. Principale ‘colpevole’ dei pochi fondi da usare, secondo il governo, è il superbonus. Oggi, come già aveva fatto il titolare del Mef, è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ad attaccare il provvedimento del governo Conte, un “fardello” costato 140 miliardi, ha detto in un’intervista al Tg1, con “12 miliardi tra truffe e irregolarità”. Ciò nonostante Fazzolari si dice ottimista: pur in una congiuntura economica internazionale “complessa”, il Pil italiano “sta crescendo più del resto dell’Eurozona”.
Mercoledì il ministro dell’Economia esporrà i numeri (che dovranno essere messi nero su bianco entro il 27 settembre nella Nadef) e si inizierà un confronto sulle priorità. Meloni ha ribadito che sarà confermato il taglio del cuneo fiscale; Matteo Salvini vuole i fondi per il Ponte sullo Stretto e “aumentare stipendi e pensioni”, ma anche risorse per un piano casa; Forza Italia (che non vuol cedere sulla rimodulazione della tassa sugli extraprofitti delle banche) oltre alla conferma del taglio del cuneo ha la “priorità assoluta” di aumentare le pensioni, in particolare le minime.
Meloni convoca la maggioranza, si cerca intesa su priorità manovra
Tutte misure che appaiono molto costose. Per questo, sottolineano le fonti, la premier inviterà le forze di maggioranza a ragionare in termini di legislatura: se in passato le leggi di bilancio erano concepite per raccogliere tutto il consenso possibile e nel minor tempo possibile – è il senso del discorso che farà – adesso si dovrà lavorare su un percorso progressivo articolato nell’arco di alcuni anni, senza creare “macerie” economiche e finanziarie. Il vertice sarà anche l’occasione, probabilmente, per un richiamo ai capigruppo, affinchè il percorso parlamentare della manovra sia il più ordinato possibile e senza ‘scivoloni’, come è accaduto lo scorso anno: se allora le sbavature potevano essere giustificate dai tempi stretti della nascita del governo, quest’anno errori non potranno essere tollerati.
Intanto oggi la maggioranza ha iniziato a parlare anche delle regionali della prossima primavera, quando si voterà per quattro regioni attualmente in mano al centrodestra (Piemonte, Sardegna, Basilicata, Abruzzo) e per diversi comuni. Nella sala Tatarella della Camera si sono incontrati i rappresentanti dei partiti: Francesco Lollobrigida e a Giovanni Donzelli per Fdi; Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli (Lega); Maurizio Gasparri e Francesco Battistoni (Fi); Giuseppe Bicchielli, Alessandro Colucci (Noi moderati); Antonio De Poli (Udc). “C’è grande coesione, grande serenità”, ha detto al termine Lollobrigida, spiegando che “lavoriamo per candidature unitarie”. Secondo fonti di centrodestra si è trattato di un incontro interlocutorio sul “metodo” e senza nomi, con l’intento di compattare i partiti e cancellare le divisioni emerse questa estate.
Dopo questo giro di incontri, giovedì è in programma il Consiglio dei ministri, in cui potrebbe arrivare un pacchetto di misure sui migranti e la sicurezza urbana. Poi Meloni partirà per una serie di incontri internazionali che la terranno lontano da Roma per diversi giorni: prima il G20 in India (9-10 settembre), poi un passaggio a Budapest (il 14) per un summit sulla natalità prima di volare a New York per l’Assemblea generale dell’Onu (18 e 19) e a Malta per il Med9 il 29. Un motivo in più per lasciare i ‘compiti’ ai suoi.