Meglio il pesce italiano, l’appello di Confagricoltura. Una scelta non solo di gusto ma anche per l’economia Made in Italy
Meglio il pesce italiano perché il vantaggio è doppio: acquistare qualità e bontà con il sostegno del D.L. ”Agosto”. In Italia dunque circa il 50% dei prodotti dell’acquacoltura e della pesca viene consumato al di fuori dalle mura domestiche.
Confagricoltura e Api (Associazione piscicoltori italiani) invitano ristoranti, pubblici esercizi e agriturismi a scegliere prodotti nazionali utilizzando i vantaggi previsti dal D.L. Agosto.
Nel decreto legge approvato, infatti, sono previste risorse per 600 milioni, proprio per sostenere l’acquisto di prodotti agricoli del territorio (articolo 58, Fondo filiera ristorazione).
Il Fondo che, su richiesta di Confagricoltura, è stato esteso alle attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, è una grande occasione per gli esercenti; essi infatti potranno offrire un prodotto di eccellenza utilizzando queste risorse e iniziare proficue collaborazioni con gli allevatori italiani.
Tutto questo a vantaggio dei comparti interessati e dei consumatori, che avranno così certezze sull’origine e sul metodo di produzione del pesce ordinato al ristorante.
Meglio scegliere il pescato locale per la qualità che fa bene anche alla nostra salute
Confagricoltura e Api mettono in evidenza cioè, che i gli acquacoltori italiani siano impegnati a garantire prodotti di altissima qualità, fondamentali anche nelle diete dei più piccoli.
Dal punto di vista nutrizionale, infatti, il pesce allevato contiene pregiate prerogative organolettiche e nutrizionali: gli acidi grassi e gli Omega 3; ottimi per la salute e per rafforzare il sistema immunitario.
Ricordiamo inoltre che il settore dell’acquacoltura vanta un giro d’affari di oltre 500 milioni di euro, occupa 15mila addetti.
Il tutto per una produzione di oltre 180mila tonnellate tra pesci e molluschi, in 800 siti produttivi concentrati per il 60% al Nord, il 15% al centro e il 25% al Sud.
Una curiosità: il pesce più allevato in Italia è la trota, che con 37mila tonnellate supera un valore di 120 milioni di euro. Seguono orata e spigola, con 17mila tonnellate, per un valore di 133 milioni.
Infine, il nostro paese produce 130 milioni di avannotti di specie ittiche marine pregiate; ed è anche leader europeo nella produzione di caviale da allevamento, con più di 50 tonnellate.
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