È ufficiale: Marc Marquez dà forfait per le prossime due gare di Motogp. Sul circuito di Spielberg in Austria sarà Stefan Bradl a guidare la Honda ufficiale. Il tedesco, pilota e commentatore, si è classificato diciottesimo a Brno, dove già sostituiva Marquez. Bradl ha annunciato sui suoi social il ritorno in pista per il doppio gran premio di Austria. Lo spagnolo invece è ancora alle prese con la riabilitazione dopo il secondo intervento al braccio destro. Il rientro dell’attuale campione del mondo MotoGP dovrebbe avvenire il 13 settembre a Misano.
Il mondiale però per Marquez sembra compromesso irrimediabilmente: ancora a zero punti, gli avversari cercano di approfittarne. Quartararo, solo settimo domenica in gara, sembra il favorito per la lotta al vertice. Non sono però da dimenticare gli altri: Viñales, ancora in difficoltà con la Yamaha, è capace di ottime gare ed è secondo nel mondiale. Occhi puntati anche sull’italo-brasiliano Morbidelli, sempre più forte e concreto, reduce dal primo podio in classe regina. La KTM stupisce: Pol Espargaro sarebbe finito sul podio, se non fosse incappato nella caduta dopo il contatto con Zarco. La moto austriaca sembra essere molto competitiva soprattutto nei rettilinei e nel consumo delle gomme, come dimostrato dalla vittoria di Binder. Nei pronostici bisogna tener conto anche del veterano Valentino: pur non avendo trovato ancora la quadra con la moto, Rossi ci ha sempre stupiti per le sue rimonte e la capacità di lottare al di là dei problemi.
Marc Marquez dà forfait: la finestra non perdona
Che Marquez sia fuori dai giochi è ormai un fatto quasi certo. Conosciamo le capacità dello spagnolo, ma recuperare cinque zeri sembra molto più che impossibile. Impossibile sembra però anche la storia dietro al secondo intervento all’omero. Il dottor Mir, come spiegato in un precedente articolo, ha operato Marquez subito dopo l’incidente di Jerez, applicando una placca in titanio. Questa, secondo la ricostruzione, si sarebbe rotta dopo che il pilota ha aperto una finestra. Si, una finestra avrebbe fermato il campione MotoGP.
Ovviamente la prima spiegazione data dal Team Manager Honda, Alberto Puig, è parsa subito strana. Emilio Alzamora, manager di Marquez, ha quindi aggiunto che la finestra avrebbe dato il colpo di grazia ad una placca già lesionata. Ha affermato che il pilota avrebbe seguito scrupolosamente le indicazioni mediche, senza pregiudicare la guarigione. Se è vero che Marquez forzato la spalla come consentito dai dottori, di chi è la colpa?
Stando così le cose, sarebbero sotto accusa i medici, in particolare il dottor Mir, reo di non aver bloccato prima il pilota. Secondo il dottor Costa, medico e fondatore della Clinica mobile della MotoGP, l’utilizzo della placca in questo tipo di fratture sarebbe errato. Sarebbe più indicato e più resistente un chiodo fissato nell’osso; nel secondo intervento però allo spagnolo è stata nuovamente applicata una placca. C’è quindi da chiedersi chi si assumerà le responsabilità di un vero e proprio disastro motociclistico. Marc non solo salterà almeno tre gran premi, ma poteva (o può ancora) compromettere la propria carriera. Non ci resta che aspettare gli sviluppi di questo botta e risposta con rimpallo di responsabilità.
Conoscendo la casa Honda, che quest’anno non vincerà né il mondiale né il titolo costruttori, qualche testa cadrà.
Fonte copertina da archivio.