Quante volte hai sentito parlare di malfunzionamenti cardiaci. Qualcuno si sarà posto la domanda: ma non esiste un sistema di riserva naturale che controlla le funzioni del cuore? Il cuore è il muscolo più sofisticato del corpo umano. In particolare, ancora oggi i ricercatori lo studiano approfonditamente per capire quante più cose possibili. E, certe volte, capita di scoprire cose nuove e piuttosto interessanti, come nel caso di questa nuova ricerca. La scoperta arriva direttamente dall’Università di Manchester e afferma che il cuore presenta un pacemaker naturale. Esso genera l’impulso e controlla la frequenza cardiaca. Esso prende il nome di SAP (Pacemaker atriale sussidiario) e può sostituire il posto del nodo senoatriale, che è il modo principale con cui il cuore genera i segnali elettrici che lo fanno battere.
“Questo studio rimodella completamente la nostra comprensione del funzionamento del cuore ed è molto stimolante“, spiega Halina Dobrzynsky, la ricercatrice che ha guidato il lavoro.
Malfunzionamenti cardiaci: ecco come funzionerebbe il pacemaker naturale
I ricercatori hanno condotto lo studio sugli animali. Inoltre, esso, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Physiology. Il nodo senoatriale è un gruppo di cellule che si trova nella parete dell’atrio destro del cuore che ha la capacità di produrre spontaneamente gli impulsi elettrici per far battere il cuore. Se non funziona come dovrebbe, la frequenza cardiaca può rallentare causando anche svenimenti o dispnea.
Di solito quando succede ciò, i ricercatori hanno notato che il SAP prende il posto del cuore e funge da pacemaker naturale. È lui a guidare l’attività elettrica del cuore. “Prima di questo studio, si pensava che il nodo senoatriale fosse il sito di attivazione principale nel cuore – spiega Luca Soattin, coautore della ricerca – Quando ciò veniva a mancare, si pensava che il nodo atrioventricolre più vicino al ventricolo entrasse in funzione. Ora, invece, sappiamo di un altro sito, il pacemaker atriale sussidiario.
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