Made in Italy a tavola

Made in Italy a tavola, la scelta della popolazione

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Made in Italy a tavola per gli italiani. Una scelta nella spesa quotidiana che va tutta verso la qualità dei prodotti nazionali

Dunque nel carrello della spesa si porta il made in Italy a tavola: è questa la scelta per 8 italiani su 10 (82%) nel post lockdown.

Infatti, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, a maggio si è evidenziato in valore un calo del 10,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ed un aumento del 24,3% rispetto ad aprile.

Un’attenzione evidente quindi nei prodotti alimentari anche per i primati conquistati dal Made in Italy nel mondo per qualità e sicurezza.

L’agroalimentare nazionale è infatti il più green d’Europa con 303 indicazioni geografiche riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg; non solo: sono 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio.

A questo si aggiunge anche il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.

Cibo italiano sulle tavole italiane garantito altresì delle etichette sui salumi italiani

Nelle scorse settimane infatti l’Ue ha dato il via libera all’etichetta Made in Italy su salami, mortadella, prosciutti e culatello per smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana.

Una novità importante per garantire trasparenza nelle scelte ai 35 milioni di italiani; ma anche per sostenere i 5mila allevamenti nazionali di maiali messi in ginocchio dalla pandemia e dalla concorrenza sleale.

Queste le parole del presidente di Coldiretti Ettore Prandini in merito all’importante novità:

In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.

L’Italia ha la responsabilità di svolgere un ruolo di apripista in Europa; sfruttando anche le opportunità offerte dalla storica apertura dell’Ue all’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24