Lotta ai tumori: dal dolce una nuova soluzione? Importante studio che vede al centro l’università di Firenze e il docente Claudiu Supuran
Un obiettivo, una meta che la tutti i ricercatori internazionali vogliono raggiungere: la lotta ai tumori, annientare del tutto questa orrenda malattia.
Purtroppo di forme tumorali ne esistono parecchie e, fortunatamente, per molte di loro la scienza fa passi da gigante.
Come, per esempio, il tumore al seno: in questo ambito i ricercatori stanno davvero facendo parecchio; più si va avanti quindi e più si cercano di abbattere i confini di questo male
In tal senso la lotta ai tumori si avvale oggi di una nuova scoperta: dai dolcificanti artificiali, due derivati che potranno essere il punto di partenza per sviluppare nuovi farmaci antitumorali
E’ la prospettiva infatti aperta dallo studio di un team internazionale guidato da Claudiu Supuran, docente dell’Università di Firenze, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry.
Spiega il docente:
Ricerche recenti hanno messo in luce che, a dispetto dei timori per gli effetti sulla salute umana, le sostanze che compongono molti dei dolcificanti artificiali possono uccidere le cellule cancerose.
Il nostro studio si è posto l’obiettivo di individuare una versione di tali sostanze in grado di inibire con ancora maggiore efficacia un enzima, l’anidrasi carbonica, che favorisce nei tumori il meccanismo di crescita delle cellule malate.
Alcuni dei composti che abbiamo studiato, hanno mostrato una capacità ancora superiore rispetto agli edulcoranti stessi nel selezionare le varianti dannose dell’anidrasi carbonica.
Bloccando così cellule tumorali polmonari, prostatiche e del colon, ma senza danneggiare le cellule sane.
I ricercatori hanno cioè studiato oltre 20 sostanze combinandole con il sulfonammide/sulfamato contenuto negli edulcoranti.
Ciò per sfruttare e potenziare le capacità di tale gruppo chimico di bloccare l’azione dell’anidrasi carbonica.
L’esperimento, condotto in vitro, ha permesso di individuare in particolare due molecole che in futuro potranno aprire la strada a nuove terapie antitumorali con effetti collaterali sempre più ridotti.
Ricordiamo infine che i ricercatori appartengono:
- all’Università di Firenze,
- Università della Florida,
- alla King Saud University,
- agli istituti egiziani National Research Center e Kafrelsheikh University.