Ridisegnata l'evoluzione delle balene La sopravvivenza delle balene foto

La sopravvivenza delle balene è in serio pericolo

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La sopravvivenza delle balene è in serio pericolo, l’allarme è stato lanciato da numerose Associazioni, da studiosi ed Università di tutto il mondo.

Anche in Abruzzo a Vasto, si è registrato non molto tempo fa un fenomeno di spiaggiamento.

Le cause sono da ricollegare ai sonar militari e a quelli relativi alle fonti sonore antropogeniche ad altri fattori ambientali, che portano, purtroppo,  alla morte numerose balene.

Un tempo le balene  offrivano molto cibo per tutto il lungo inverno polare.

Le popolazioni eschimesi difendevano le prede anche con la forza e con atti ostili nei confronti di altri clan e di altre persone e la morte degli esemplari risultava limitata.

Dopo la costante caccia che le ha decimate portandole quasi all’estinzione, oggi si aggiungono problemi che ne ostacolano in maniera enorme la  sopravvivenza.

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La sopravvivenza delle balene – le cause dell’estinzione futura

Caccia (anche abusiva) esercitata con metodi scientifici, utilizzando anche le moderne tecnologie informatiche e satellitari, traffico navale aumentato a dismisura e, per ultimo, i cambiamenti climatici.

C’è da registrare l’indifferenza e l’ostilità sul problema della loro sopravvivenza manifestata da molti stati che vedono nella caccia alla balene una fonte di spietata fonte di guadagno.

Per ultimo, si denuncia l’uscita del  Giappone dall’International Whaling Commission (ICW), organismo internazionale costituito nel 1946 per evitare la grave iattura dell’estinzione delle balene nel mondo e che vede l’adesione di 89 paesi del mondo.

In Russia, nella città di Nakhodka, acquari non adeguati per le loro dimensioni, costringono 90 balene e 11 orche a vivere in spazi angusti e poco idonei sotto il profilo ecologico.

Gli animali vivono così al limite della sopravvivenza.

Una sorta di lagher, in attesa che gli esemplari vengano commercializzati con altri stati e utilizzati in acquari o come fonte di sfruttamento della lavorazione delle loro carni e grassi.

La sopravvivenza delle balene – la denuncia di Leonardo Di Caprio

Veramente lodevole, pertanto, è la denuncia presentata da Leonardo di Caprio che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle diverse Autorità Statali la situazione.

Il gesto dell’attore costituisce non solo una battaglia ma è un primo timido tentativo di sottrarre all’estinzione completa il più grande mammifero ancora esistente.

La balena è riuscita a sopravvivere a tutte le diverse vicissitudini geologiche.

E anche ai  fenomeni si sovvertimento climatico ed ambientale che da sempre caratterizzano la terra ed alla caccia spietata fatta dall’uomo per questa specie.

La sopravvivenza delle balene – Greenpeace e WWF

Dice una rappresentante di Greenpeace: “Il futuro delle balene è in una situazione di stallo. La cosa più grave è che i delegati dei diversi Stati si accontenteranno di continuare a parlare per un altro anno mentre le balene continueranno a morire”.

Anche Il WWF si è posto l’obiettivo di preservare le popolazioni di cetacei in tutti gli oceani.

I cetacei compiono anche 20.000 chilometri nelle loro migrazioni e, considerata la loro mole, costituisce un vero e proprio record.

Infatti la specie dei misticeti in estate popola gli oceani polari, dove si nutrono di krill.

In autunno invece, quando in queste regioni vanno man mano diminuendo, i cetacei intraprendono un viaggio migratorio verso i mari subtropicali e tropicali.

In inverno rimangono in acque calde dove si accoppiano, mettono al mondo e allevano  i loro  cuccioli.

Riprendono così il ciclo naturale e le loro lunghe… passeggiate marine.

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria