La protesta dei pastori blocca la politica
Continua la protesta dei pastori in Sardegna per il prezzo del latte ovicaprino. Gli operatori del settore hanno bloccato le strade gettando a terra tutto il prodotto. Il malcontento non si è minimamente placato, anzi la tensione è notevolmente salita. La situazione è preoccupante. I mandriani sardi rivendicano l’aumento del prezzo del latte. Chiedono un aumento del prezzo di vendita portato ad 1 euro per litro contro i 60 cent attualmente in vigore. Il latte di pecore e capre è impiegato soprattutto per la produzione di formaggio pecorino.
Secondo gli allevatori, infatti il solo guadagno di 60 centesi è appena sufficiente per potere pagare le spese. “Non possiamo essere preda degli industriali”- denuncia Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna. Il mondo delle campagne ha presentato legittime richieste in occasione della riunione convocata dalla regione. “Il patto del latte” : è stato definito un meeting indispensabile a cui hanno partecipato tutti i diretti interessati. I pastori sono disposti anche a bloccare la politica, se la situazione non cambierà.
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La protesta dei pastori: Il patto del latte
Il documento intitolato: “Il patto del latte” stilato qualche giorno fa ha visto tutti i produttori d’accordo in 12 punti su 13. La questione del prezzo del latte tiene tutti con il fiato sospeso. Gli allevatori, si sono dichiarati irremovibili pretendendo di portare il costo del latte ad 1 euro al litro. Gli industriali, dal canto loro hanno mostrato impegno a ricercare soluzioni comuni. Ma le soluzioni adottate non ha bloccato la protesta, che intanto è dilagata in tutta l’isola. Sul territorio, infatti operano circa 12 mila produttori, oltre il 40% delle pecore allevate in tutta Italia. Quasi 3 milioni di quintali di latte utilizzato esclusivamente per la produzione di pecorino romano.
I cortei e le proteste degli allevatori bloccano anche la politica
Il blitz organizzato sabato scorso al Villaggio Sportivo del Cagliari Calcio ha ottenuto il sostegno dei giocatori. Domenica i pastori hanno bloccato tutti i camion a Porto Torres. Due giorni di latte buttato a terra sulle strade principali dell’isola. Il restante è stato portato in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Il comitato di coordinamento dei pastori sardi ha lanciato un ultimatum alla politica. Se non si troverà al più presto una soluzione soddisfacente, verranno bloccate tutte le attività inerenti al corretto funzionamento del voto. Elezioni previste per il 24 Febbraio prossimo. ” Blocchiamo la democrazia, ognuno si prenda le sue responsabilità” – Ha affermato infine il comitato sardo degli allevatori.
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