Keith Richards ama sempre dire quello che pensa. E non si preoccupa di scontentare il pubblico. Tra gli artisti che non ama particolarmente c’è Bruce Springsteen. Ciò non toglie il grande legame d’amicizia che unisce i due, con il primo diventato negli anni Sessanta punto di riferimento per il cantautore statunitense.
Critiche contro Bruce Springsteen
Il chitarrista dei Rolling Stones ha sempre detto quello che pensava senza paura delle conseguenze. E lo ha fatto anche a costo di attirarsi critiche eccessive. Tra gli artisti che non ama particolarmente c’è Bruce Springsteen. Bisogna però ricordare che tra i due non c’è nessun astio apparente. Anzi, sembrano essere amici. L’unico ‘problema’ riguarda i gusti del chitarrista britannico. In primis infatti non sopporta l’eccessiva durante dei suoi show.
«Quattro ore sono troppe per me. Un grande spettacolo rock’n’roll deve durare al massimo venti minuti! Mi ricordo i concerti degli anni Sessanta in America in cui c’erano gli Impressions, Joe Tex e Jackie Wilson in cartellone, e tutti davano il meglio di sé stessi nel tempo che avevano a disposizione. Io non penso che si possa essere davvero coinvolgenti per quattro ore di seguito suonando rock’n’roll»
Il giudizio di Keith Richards
I due musicisti sono legati da un grande rapporto di amicizia e stima. Non si può però dire lo stesso per quanto riguarda il lato artistico. Quando hanno chiesto a Keith Richards di dire la sua sulla musica del Boss, questa è stata la risposta:
«È una domanda difficile, perché mi piace davvero Bruce come persona e so che farò arrabbiare molte persone. La sua musica? La trovo un po’ pretenziosa» ha detto, «Capisco il suo atteggiamento e quello che vuole comunicare, ma secondo me lo fa in modo eccessivo, artificioso e innaturale. È solo la mia opinione».
Da ricordare che nel 2012 Bruce Springsteen ha suonato con i Rolling Stones durante l’ultima data del tour della band britannica in New Jersey. «Fu esaltante» ha scritto Springsteen nel libro Born to Run, «Ma la vera magia ci fu il giorno prima durante le prove del concerto. Entrai in quella piccola stanza con quei quattro ragazzi, la migliore band garage rock del mondo, e vissi il mio piccolo pezzo di paradiso rock’n’roll».