Kaspersky: molti utenti italiani non distinguono le minacce informatiche

Kaspersky: molti utenti italiani non distinguono le minacce informatiche

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Oggi giorno, moltissimi italiani fanno uso dei dispositivi elettronici: quelli più citati di solito sono lo smartphone, il computer o anche il tablet. Pochi però riconoscono le potenzialità di tali dispositivi, e ancor meno coloro che ne riconoscono i pericoli. Molte volte, infatti, è facile dialogare con delle persone che si imbattono in un virus, ma non riescono a distinguerne la tipologia. Kaspersky decide quindi di avviare una ricerca fondamentale chiamata “Separati da un linguaggio comune”.

In Italia il 41% degli specialisti di sicurezza C-level ha affermato che il linguaggio per descrivere le minacce, rappresenta il principale scoglio alla comprensione dei problemi di cybersecurity. Il 44% dei dirigenti C-Suite ritiene che gli attacchi informatici siano il pericolo principale per il business.

Cos’è emerso dalle ricerche di Kaspersky?

La ricerca di kaspersky Separati da un linguaggio comune fa trapelare che, nonostante il top management consideri la minaccia di attacchi informatici il rischio maggiore per le aziende, non riesce a definire con precisione il da farsi, a causa dell’utilizzo di termini poco chiari per descrivere tali minacce. Il 99% degli intervistati C-Suite in Italia è a conoscenza della frequenza con cui le aziende vengono attaccate. Inoltre per il 91,5%, indipendentemente dalla grandezza dell’azienda, la sicurezza informatica è spesso, un argomento scottante nelle riunioni del management e del consiglio di amministrazione.

Quando la comprensione della cybersecurity sarà completamente riconosciuta, la C-Suite si dovrà preparare per affrontare altre tre problematiche all’interno del proprio team di management. Tra questi troveremo la mancanza di strumenti idonei, le restrizioni di budget e la mancanza di una formazione adeguata in materia. In molti casi, la sicurezza informatica non viene del tutto compresa. Nonostante tale argomento venga richiamato tante volte in agenda, quasi la metà degli intervistati ritiene che i termini confusi del settore rappresentino attualmente un ostacolo. Di conseguenza si è scoperto che la problematica principale sia la criticità del linguaggio utilizzato in tale ambito.

Intervista ai vertici

È importante avere una strategia solida, un budget adeguato e del personale esperto in un flusso top-down, ma anche della capacità di far comprendere gli incidenti rilevanti in modalità bottom-up, in maniera chiara, senza ricorrere a termini gergali complessi. Una comunicazione bidirezionale efficiente è essenziale per lavorare in maniera funzionale nel lungo termine”, precisa Cesare D’Angelo, General Manager kaspersky Italy & Mediterranean.

In Italia, la metà degli intervistati ha esternato l’idea di trovare confusi i termini di base dei vari attacchi informatici. Tra questi troviamo il malware (50%), il phishing (51%) e ransomware (50%). Inoltre, il 49,5% ha dichiarato di non comprendere perfettamente anche espressioni più tecniche come “Zero Day Exploit” e “MD5 Hash”.

I nostri risultati suggeriscono che, anche se i team di senior management considerano gli attacchi di cybersecurity il rischio principale per le loro aziende, la mancanza di una reale comprensione della natura delle minacce significa che spesso non viene considerata una priorità durante le riunioni. In effetti, ciò potrebbe indicare che, in molti casi, si trovano nella posizione di dover prendere decisioni critiche per l’azienda senza avere un quadro chiaro del panorama delle minacce e del rischio che rappresentano. Senza la possibilità di interpretare i problemi più critici, il linguaggio e la terminologia utilizzati per descrivere le minacce impediscono alle organizzazioni di elaborare un approccio alla cybersecurity, condividere le conoscenze e, in ultima analisi, creare un’intelligence utilizzabile”, chiarisce David Emm, Principal Security Researcher di kaspersky.

Tale ricerca ha coinvolto 1.800 decision maker C-Suite di grandi aziende con oltre 1.000 dipendenti in 12 Paesi. In Italia hanno intervistato per tale ricerca all’incirca 200 dirigenti. La cybersecurity dell’azienda ha interrogato gli intervistati, sulle misure adottate per proteggersi e sugli ostacoli che devono affrontare come management team.

Via: comunicato stampa

Fonte immagine copertina: Kaspersky

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24