Gli scienziati potrebbero essere molto vicini ad una soluzione – in attesa di un vaccino – per frenare la diffusione del coronavirus. Infatti sono stati isolati super anticorpi per curare il COVID-19. La soluzione, che potrebbe essere efficace, arriva direttamente da pazienti che sono stati contagiati dal virus.
Isolati super anticorpi per curare il COVID-19: vicini ad una svolta?
Grazie ai cosiddetti super anticorpi gli scienziati potrebbero trovare una cura efficace per fermare la pandemia del coronavirus. In molti Paesi del mondo la situazione sembra essere fuori controllo. Tuttavia con l’arrivo di questa notizia si spera che le cose presto possano cambiare. Ovviamente, si tratta di una cura “momentanea”. Infatti l’unica soluzione per bloccare il COVID-19 sembra essere un vaccino. In ogni caso, sulla nota rivista di Nature, è stata pubblicata la nuova scoperta inerente appunto ai super anticorpi.
Gli esperimenti che hanno portato alla scoperta, sono stati effettuati nel laboratorio che da sempre si occupa della ricerca sull’AIDS. All’interno dell’importante laboratorio opera David Ho, virologo. Ebbene, è stato proprio David Ho a rilasciare le prime parole sulla scoperta dei super anticorpi come cura al COVID-19. Egli ha infatti affermato che “abbiamo un insieme di anticorpi molti più potenti e diversificati rispetto a quelli trovati finora. E sono pronti per essere trasformati in terapie”. Si tratta di anticorpi monoclonali. Dunque tutti uguali tra di loro. Ciò è quanto è emerso dopo che il team di scienziati ha isolato e clonato gli anticorpi provenienti da pazienti COVID.
Ovviamente sono stati effettuati i primi esperimenti sugli animali. I risultati sembrano essere confortanti. Infatti, è stato dimostrato che gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il tanto temuto COVID-19. I super anticorpi, testati sugli animali, hanno dato due risultati differenti. Fortunatamente sono entrambi positivi. Infatti oltre a neutralizzare il virus, gli anticorpi creano una protezioni contro il COVID. Dunque, il prossimo passo è quello di testarli in ambito clinico. Il virologo David Ho conclude affermando che “la maggior parte del mio gruppo di ricerca fin dai primi di marzo sta lavorando non stop 24 ore al giorno per sette giorni su sette “.
Le parole di Novelli
Dunque, è un passo molto importante la una terapia per fermare il virus. Risultati da non sottovalutare sono stati raggiunti anche dal team guidato da Rino Rappuoli e quello guidato da Giuseppe Novelli. Quest’ultimo è stato in grado di ottenere anticorpi monoclonali sintetici durante una ricerca all’università di Toronto. Novelli, riferendosi a questo tipo di anticorpi ha affermato che “sono un’arma promettente e intelligente, la migliore al momento disponibile”. Novelli ha sottolineato quanto siano importati gli anticorpi monoclonali, “soprattutto in attesa che arrivi il vaccino”. La terapia è fondamentale anche per tenere sotto controllo i molti focolai.
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