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Intervista esclusiva ai Dioniso band siciliana

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Intervista esclusiva ai Dioniso band siciliana di cui è appena uscito il terzo singolo, “Solo Una Vita”.

Alla canzone è anche abbinato un videoclip, diretto da Laura Baglieri, Herman Ezscò (Hamsa Music Production) e Giuseppe Savarino.

Abbiamo raggiunto per voi telefonicamente Andrea Sciacca, che si è fatto portavoce del gruppo.

I Dioniso sono:

  • Francesco Campo (chitarra);
  • Andrea Sciacca (batteria e percussioni);
  • Filippo Ferro (voce);
  • Filippo Novello (basso e tastiere).

Intervista esclusiva ai Dioniso band siciliana di cui è appena uscito il terzo singolo, “Solo Una Vita”

Partiamo con la più classica delle domande: perché il nome Dioniso…

E’ il nome di una divinità (come ben si sa). E’ il dio dell’ebbrezza. Per noi la parola Dioniso indica anche altro. Noi vogliamo che l’ascoltatore riesca a isolarsi e  quindi a proiettarsi in un mondo tutto suo.

“Solo Una Vita” è prodotto da Herman Ezscò per Hamsa Music Production. Come nasce la collaborazione con lui e quanto è importante secondo te il ruolo di un produttore per una band?

La nostra band nasce circa due anni e mezzo fa. Successivamente dopo il primo anno abbiamo conosciuto Herman Ezscò e grazie a lui abbiamo intrapreso questo percorso fatto di inediti. In generale il ruolo del produttore è veramente importante, diciamo che è come se fosse il collante di tutto il nostro progetto. Anche perché in una band non è facile conciliare le idee di quattro persone. Quindi da questo punto di vista per noi è come se fosse il “quinto elemento”.  Diciamo che le idee nascono da noi e poi riusciamo a rielaborarle così più facilmente.

Ci puoi spiegare il concept del videoclip abbinato alla canzone?

Il videoclip è girato in un teatro greco di recente costruzione che si trova a Vizzini. L’idea del video nasce un po’ da quelle che sono le nostre influenze.  Per esempio il video in questo teatro greco è nato da un’ispirazione che ho avuto guardando il live di Echoes dei Pink Floyd a Pompei anche perché è facile associare il nostro nome a un teatro greco. L’idea calzava perfettamente… Oltretutto ci sono venute in mente delle scene in una piscina e quindi l’acqua è un richiamo, una metafora ai problemi della vita nella quale ognuno di noi oggi annega ogni giorno. Noi usiamo quest’acqua come se volessimo salvare il nostro cantante e quindi simboleggia che l’unione fa la forza. Questo è un po’ il messaggio…

La figura femminile

Poi c’è anche la figura femminile sia come danzatrice che come musa che dà un segnale di positività; abbiamo introdotto anche il ballo nella nostra canzone.
Infatti nelle scene nelle quali Filippo il nostro cantante affoga si  vedono anche questi abbracci con questa specie di musa vestita di bianco che rappresenta un po’ la forza e il coraggio, la fiducia nella vita e nei progetti. Questo è un po’ un excursus del video.

Spesso musica e teatro si incontrano. Qual è il tuo punto di vista a riguardo?

Posso dirlo per esperienza perché mi è capitato spesso di lavorare in teatro. Si può associare facilmente la musica al teatro perché esistono tantissimi concetti di musica. La musica intesa come suono, come rumore, come accompagnamento, come arte a sé. Diciamo che musica e teatro possono anche essere separate fra loro però conciliano perfettamente: la parola lascia il passo alla musica e viceversa. E’ un po’ la concezione di un brano Pop / Rock. La musica si unisce alle parole e lancia il messaggio.

“Solo Una Vita” mi sembra molto più “cupo” rispetto ai vostri due precedenti singoli. Come nascono pertanto testo e arrangiamenti della canzone?

“Solo Una Vita” è il brano più introspettivo del nostro album.  Sentendo gli altri due singoli si nota infatti come sia abbastanza diverso anche nella struttura della canzone. La nostra musica nasce d’istinto. A volte è una cosa positiva altre negativa. Noi cerchiamo ovviamente di intenderla come positiva e di scrivere quindi di getto quello che ci piace di più, secondo il nostro gusto. Ovviamente poi c’è tutta la fase dell’elaborazione e quindi Filippo si occupa dei testi, io per esempio della batteria e delle parti ritmiche. Da un lato quindi ci isoliamo ma poi ovviamente ci confrontiamo e cerchiamo di trovare la quadra tutti insieme. Anche per questo il ruolo del produttore è importante (tornando alla domanda precedente).

Voi venite da Catania, quindi dalla Sicilia. Una regione che ha dato i natali ad artisti quali Franco Battiato, Carmen Consoli, Giuni Russo e Denovo (solo per citarne alcuni). Come vedete quindi la scena locale? C’è qualcuno di questi grandi artisti che è fra i vostri punti di riferimento?

Sappiamo benissimo che la nostra terra è musicalmente molto fertile. Quelli che io seguo sono Mario Venuti e Carmen Consoli. Il fatto di venire dalla Sicilia è una grande cosa. Per noi è positivo essere siciliani. Sappiamo però che dall’altro lato siamo un po’ non dico emarginati ma che è difficile farci conoscere in tutta Italia. Noi vorremmo che il nostro messaggio arrivasse un po’ a tutti anche perché nel 2020 ci sono delle situazioni che dobbiamo sfruttare soprattutto a livello mediatico. Cercheremo di arrivare a quante più persone possibili. Partendo ovviamente da una base che è la Sicilia.

Qual è il futuro della musica secondo te in questo periodo di pandemia?

Dopo aver scoperto che in America sta tornando di moda il vinile non so cosa possa succedere… Come hai anticipato tu una band che suona musica dal vivo ha bisogno di fare concerti. La nostra band ha come primo scopo fare i live perché è là che vorremo trasmettere  ciò che vogliamo dire con la nostra musica. Ovviamente abbiamo sofferto molto questa cosa del coronavirus.

Progetti futuri?

Fare uscire il nostro primo album ovviamente anche in base alla situazione mondiale (se, dove e quando). Nel frattempo usciranno altri singoli che faranno sempre parte del nostro primo album.

Sarà quindi una sorta di raccolta di quanto sarete riusciti a produrre fino ad allora?

Sì anche perché abbiamo continuato a lavorare imperterriti ovviamente con i limiti che ci hanno imposto con tutto quello che è successo. Però diciamo che tanto lavoro è stato già fatto.

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La foto nell’articolo “Intervista esclusiva ai Dioniso band siciliana” è stata gentilmente fornita dall’ufficio stampa

 

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria