L’INPS ha recentemente rilasciato nuove istruzioni riguardanti l’incentivo al posticipo pensione.
L’incentivo posticipo pensione, introdotto con l’articolo 1, comma 286, della Legge di bilancio 2023, permette ai lavoratori di ricevere direttamente in busta paga i contributi previdenziali, che altrimenti sarebbero versati all’INPS, per i periodi lavorativi oltre i 62 anni.”
L’incentivo al posticipo del pensionamento è una misura introdotta dalla Legge di bilancio 2023 che permette ai lavoratori dipendenti che hanno raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ( Quota 103) di rinunciare a una parte dei loro contributi previdenziali. Questo può offrire vantaggi sia ai lavoratori che ai datori di lavoro.
Come Funziona Questo Incentivo?
I lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione anticipata e scelgono di continuare a lavorare possono rinunciare all’accredito di una parte dei loro contributi previdenziali. Questo significa che:
- Il datore di lavoro non dovrà versare la quota di contributi a carico del lavoratore.
- Il lavoratore riceverà direttamente nella sua busta paga gli importi che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale.
Riguardo alla parte della pensione basata sui contributi versati, l’esonero avrà un impatto sul totale dei contributi individuali. Questo totale sarà calcolato considerando l’aliquota prevista per il datore di lavoro e applicandola alla base imponibile per i periodi coperti dall’incentivo.
Come Funziona la Procedura di Approvazione
Se un lavoratore decide di sfruttare l’incentivo per posticipare il pensionamento, deve informare l’INPS. L’istituto, a sua volta, controlla se il lavoratore ha i requisiti necessari per accedere all’incentivo. Una volta ricevuta la richiesta, l’INPS verifica se il lavoratore ha raggiunto i requisiti base per la pensione anticipata flessibile. Entro un mese dalla richiesta o dalla ricezione di eventuali documenti aggiuntivi, l’INPS informa il lavoratore sulla decisione presa e comunica al datore di lavoro, attraverso il servizio “Comunicazione bidirezionale”, l’approvazione della richiesta.
Dopo aver ricevuto la comunicazione dall’INPS, il datore di lavoro inizierà le procedure necessarie, come evitare di versare la quota di contributi a carico del lavoratore.
Se l’incentivo viene applicato a periodi per i quali i contributi sono già stati pagati, il datore di lavoro dovrà regolare l’importo precedentemente versato, seguendo le istruzioni fornite.
Chi può ottenere l’incentivo?
Tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, possono ottenere l’incentivo. Non importa se il loro datore di lavoro è un imprenditore o no. Però, devono:
- Essere iscritti all’assicurazione obbligatoria o a una simile.
- Avere i requisiti per la pensione anticipata.
- Non avere già una pensione, tranne l’assegno per invalidità.
- Avere l’età giusta per la pensione di vecchiaia se hanno contributi in più gestioni.
Come funziona con altri incentivi?
Se un lavoratore ha già degli sconti sui contributi, l’incentivo verrà ridotto. Se ha già uno sconto totale, non può ottenere l’incentivo.
Posso cambiare idea dopo aver rinunciato?
Un lavoratore può rinunciare all’incentivo solo una volta nella sua carriera. Non può farlo se ha già una pensione, tranne l’assegno per invalidità, o se ha raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia. L’incentivo finisce quando:
- Si cambia idea.
- Si raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia con contributi in più gestioni o un’età minore per una pensione di vecchiaia speciale.
- Si ottiene una pensione, tranne l’assegno per invalidità.
Quali Sono Gli Effetti dell’Incentivo sul Calcolo della Pensione?
L’INPS ha chiarito che l’utilizzo di questo incentivo non influenzerà il calcolo della pensione basato sul sistema retributivo. Tuttavia, potrebbe avere un impatto sulla quota di pensione contributiva.
Come Posso Richiedere l’Incentivo?
Se un lavoratore decide di avvalersi di questo incentivo, deve comunicarlo all’INPS. L’istituto poi verifica se il lavoratore ha i requisiti necessari. Una volta approvata la richiesta, l’INPS informerà il datore di lavoro, che dovrà adeguarsi alle nuove regole.