Incendio al Palazzo di Giustizia di Milano nella giornata di ieri.
I pompieri hanno domato infatti un incendio sviluppatosi al piano della Cancelleria del Palazzo di Giustizia di Milano. Qualcuno ha avvertito le fiamme verso le 5:25 di ieri e l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco ha scongiurato il propagarsi delle fiamme anche agli altri piani del palazzo. Sono in corso le indagini per stabilirne le cause: da un primo esame sembra che sia stata esclusa la causa dolosa, ma è ancora tutto da stabilire. Naturalmente si stanno verificando anche i danni che l’edificio e in particolare, gli uffici della cancelleria con relativi documenti hanno riportato.
Incendio al Palazzo di Giustizia di Milano
Gli Uffici del Giudice di Indagini Preliminari sono quelli più danneggiati. A innescare l’incendio è il solito corto circuito elettrico, ma le cause sono ancora da stabilire e la Procura della Repubblica ha già avviato le relative indagini.
All’incendio, purtroppo, si è aggiunto anche l’allagamento del sesto piano dell’edificio a causa degli indispensabili getti d’acqua per spegnere l’incendio. All’interno del palazzo erano inoltre in corso lavori di manutenzione. L’incendio, però, non ha distrutto gli atti ed i documenti esistenti poiché con le moderne tecniche informatiche erano stati tutti “scannerizzati”. Sono pertanto recuperabili, seppure con grande pazienza e lavoro, dal server dei diversi personal computer.
Il Palazzo
Come noto, il Palazzo di Giustizia di Milano è stato costruito dal 1932 al 1940 con progettazione e direzione dei lavori dell’Architetto Marcello Piacentini. Costui è principalmente noto per il suo legame con il regime fascista, di cui rappresentò il principale esponente della cosiddetta architettura fascista. L’edificio è a pianta trapezoidale e per la sua costruzione fu necessario demolire la Chiesa di San Filippo Neri e il Convento delle Schiave di Maria e la caserma Principe di Savoia.
Com’è oggi
Il palazzo di Giustizia di Milano ospita gli uffici di tutti i gradi della Giustizia Italiana: la Corte di Appello, verso il Corso, il Tribunale che guarda via Manara e via Freguglia, la Pretura alla quale si accede da via Barnaba. Lo stabile ha una monumentale gradinata, con tre accessi al grande salone di smistamento. Sul prospetto principale domina un’epigrafe di Giustiniano.
Il palazzo di Giustizia di Milano è stata la sede di tanti processi che hanno scritto la storia dell’Italia come ad esempio quello noto come “Mani pulite”.
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